Blitz Nas Napoli: sottaceti con muffa, olio contraffatto…

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2016 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Blitz Nas a Napoli: sottaceti con muffa, olio contraffatto...

Blitz Nas a Napoli: sottaceti con muffa, olio contraffatto…

NAPOLI – Sottaceti ricoperti di muffa, olio contraffatto, dolci che non si sa da dove venivano: blitz dei Nas, i carabinieri dei Nuclei antisofisticazioni e sanità, nella provincia di Napoli, a Marano, Villaricca e Giugliano. 

I carabinieri hanno sequestrato diversi alimenti contraffatti o in pessimo stato di conservazione, come spiega sul quotidiano campano Il Mattino Ferdinando Bocchetti, che scrive: 

“A Villaricca sono state sequestrate numerose bottiglie di olio, risultato contraffatto. Denunciati il titolare dell’esercizio commerciale e il rappresentante che le aveva fornite. A Giugliano, invece, per inosservanza dei sigilli è stato deferito all’autorità giudiziaria un 64 enne di Parete, titolare di una rivendita di bibite. A Marano, in via San Rocco, sono stati sequestrati 40 chilogrammi di dolciumi: il titolare non è stato in grado di giustificarne la provenienza. Blitz, infine, in un’azienda ubicata presso la circumvallazione esterna, dove sono stati sequestrate 50 confezioni di sottoaceti poiché trovati ricoperti di muffa”.

L’olio, del resto, è uno degli alimenti più spesso contraffatti, in Italia e nel mondo. Ma anche la mozzarella, che in alcuni casi viene addirittura fatta senza latte, e il pesce, che viene reso più fresco (anche quando è proprio vecchio) con una spruzzata di acido citrico e monossido di carbonio.

 

Ma come ci si può difendere dai cibi contraffatti? Almeno per quanto riguarda l’olio non è così difficile. Lo spiega Barbara Liverzani in un articolo pubblicato sull’Huffington Post: 

“Ancora una volta deve essere banalmente il prezzo a fare da faro: acquistare un litro di olio extravergine a meno di 6-7 euro è un rischio, perché sotto quel prezzo non si riescono a coprire neanche i costi di produzione. Per avere la garanzia, invece, che le olive utilizzate siano italiane e non spagnole, tunisine o marocchine, non basta fidarsi del tricolore stampato impropriamente in etichetta anche quando le olive nazionali sono mescolate con una miscela di olive Ue o extra Ue. Meglio soffermarsi a leggere le specifiche e comprare le bottiglie in cui è esplicitamente indicato che sono state utilizzate al 100% olive italiane”.