Boettcher marchiò a fuoco Martina. “Col bestiame si fa così”

di Ermete Trismegisto
Pubblicato il 29 Febbraio 2016 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
Alex Boettcher marchiò a fuoco Martina Levato: Col bestiame..

Alex Boettcher marchiò a fuoco Martina Levato: Col bestiame..

TORINO – Alex Boettcher marchiò a fuoco Martina Levato: Col bestiame… Marchiata a sangue. Perché “coi capi di bestiame si usa così”. Un nuovo, l’ennesimo, dettaglio macabro nella vicenda che vede protagonisti Alexander Boettcher e Martina Levato, la cosiddetta coppia dell’acido a processo per una serie di aggressioni. Martina Levato è stata già condannata a 14 e 16 anni. Ora alla sbarra c’è Boettcher e la sua posizione si fa via via più critica man mano che escono ulteriori dettagli.

Come quello della marchiatura a fuoco, anzi di più marchiature, che Alex avrebbe impresso sul corpo di Martina perché “il padrone deve marchiare il suo bestiame”. Così avrebbe scritto su Skype l’imputato, almeno stando a quanto riferisce l’avvocato di parte civile Paolo Tosoni. Riferisce La Stampa:

Questa ed altre chat, come fotografie e video, fanno parte del nuovo materiale estrapolato nei giorni scorsi dal telefono di Alex, da cui già nelle scorse settimane erano saltati fuori filmati definiti dal pm di Milano Marcello Musso di «sadismo puro». Dalle nuove estrapolazioni (le parti civili depositeranno nell’udienza di oggi le loro relazioni) sono venuti a galla nuovi video su «plurime marchiature», come spiegato dall’avvocato, «anche nelle parti intime» di Martina. E anche un messaggio chat di Alex ad un’amica «molto significativo», ha chiarito il legale, per quanto riguarda la «sua partecipazione» alla tentata aggressione a Giuliano Carparelli.

Le nuove analisi dei consulenti delle parti civili avrebbero anche evidenziato che dopo l’arresto del 28 dicembre 2014 dal pc di Boettcher sarebbero state cancellate, a gennaio 2015, alcune cartelle contenenti «anche foto di Pietro Barbini», sfigurato con l’acido, e «gli screenshot delle conversazioni tra Boettcher e Levato su Barbini». I nuovi dati raccolti, secondo l’avvocato Tosoni, dunque, sono una «conferma significativa alla partecipazione di Boettcher agli agguati e al suo ruolo».