Si dà fuoco all’Agenzia delle Entrate, Befera: “Non siamo giustizieri delle tasse”

Pubblicato il 30 Marzo 2012 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Al personale dell'Agenzia delle entrate non e' e non puo' essere ''attribuita la funzione di 'giustiziere delle tasse' ''con il potere di ''stabilire, caso per caso, quale sia, nell'avanzare una determinata pretesa, la sofferenza 'giusta' che si puo' tranquillamente infliggere'' o ''la 'sofferenza ingiusta' che non va invece inflitta, derogando cosi' con assoluta discrezionalita' alle norme generali''. Lo scrive in un intervento pubblicato sulla Stampa il direttore dell'Agenzia, Attilio Befera, che in primis dice che davanti a una vicenda come quella dell'artigiano di Bologna si puo' ''solo provare dolore e pena profonde''.

Risponendo pero' a un articolo pubblicato dal quotidiano di Torino, Befera sottolinea di sentirsi ''indignato'' dalla nomea di 'vampiri' attribuita al personale di Equitalia (che peraltro ''nella particolare vicenda non aveva avviato alcuna azione di recupero coattivo''. Si e' trattato, invece, di ''accertamenti'' dell'agenzia ''per violazioni di una certa rilevanza, anche penale, di norme tributarie'', giudicati ''corretti dalla Commissione tributaria''), ma che allo stesso modo se all'Agenzia fosse attribuito un tale potere discrezionale da ''giustizieri'' la cosa ''sgomenterebbe certo chiunque''.

''L'unica cosa che mi sento di dire – conclude – e' questa. Il Paese per il quale lavoriamo non e' un'entita' astratta e impersonale. E' una moltitudine di persone in carne e ossa, la cui vita e quella delle loro famiglie dipende anche dai beni e servizi pubblici finanziati con le imposte. E per quanto possa suonare incredibile, fra queste persone c'e' anche, con la sua famiglia, il nostro concittadino di Bologna che mi auguro di cuore sopravviva alle sue commoventi parole di addio''.