Cinzia-gate, svolta nelle indagini: Delbono indagato per corruzione

* Irene Pugliese
Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 21:10 OLTRE 6 MESI FA

Si arricchisce di un nuovo capitolo lo scandalo “Cinzia-gate” che ha portato alle dimissioni di Flavio Delbono, ex sindaco di Bologna, all’epoca vicepresidente della Regione. Dopo l’avviso di chiusura delle indagini per le ipotesi di peculato e truffa, per Del Bono ora emerge anche l’ipotesi di corruzione. Con lui è indagato anche Mirko Divani, l’intestatario del bancomat che per anni è stato usato dall’ex compagna e segretaria di Del Bono, Cinzia Cracchi.

Flavio Delbono, ex sindaco di Bologna

Un’inchiesta che, se prima sembrava limitata a qualche episodio di peculato, ora si arricchisce di nuovi spunti: è stata proprio Cinzia Cracchi a raccontare al pm Morena Plazzi dei 40 mila euro che Del Bono le aveva offerto per restituirgli quel bancomat di Divani e per non farne menzione in Procura. Per chiarire il motivo per cui l’ex sindaco volesse nascondere quella carta magnetica su cui sarebbero transitate solo poche decine di migliaia di euro, la Procura ha indagato su Divani, scoprendo che l’uomo ha ricevuto nel tempo numerose e danarose consulenze da parte del Cup 2000 (centro unico di prenotazionisanitarie), società a capitale pubblico di cui Delbono è stato vicepresidente. Il bancomat risulterebbe l’anello di congiunzione tra gli interessi economici dell’informatico Divani e quelli del pubblico ufficiale Delbono: c’è infatti una coincidenza temporale tra l’aumento della quota mensile che Cinzia poteva prelevare dalla tessera di Divani e l’aumento del valore delle consulenze ottenute da quest’ultimo presso il Cup. Le cifre raddoppiano contemporaneamente.

*Scuola di giornalismo Luiss