Bologna, pachistana tentò il suicidio: chiesto allontanamento del padre

Pubblicato il 28 Marzo 2012 - 12:13 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – La Polizia di Bologna ha eseguito un’ordinanza del Gip Mirko Margiocco, richiesta dal pm Alessandra Serra, nei confronti del padre della sedicenne pachistana che tento’ il suicidio nel giugno scorso bevendo acido muriatico, contro l’intenzione della famiglia di farle sposare un connazionale in un matrimonio combinato. Per l’uomo, 48 anni, e’ stato disposto l’allontanamento dall’abitazione e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai congiunti. L’ordinanza e’ stata eseguita lunedi’ pomeriggio, ma lo si e’ saputo solo oggi.

Lo straniero e’ indagato per maltrattamenti in famiglia, violenza privata e istigazione al suicidio, insieme alla moglie che e’ iscritta per i maltrattamenti subiti dalla figlia, ma e’ anche considerata vittima di percosse dell’uomo. La giovane, che inizialmente fu ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Sant’Orsola, ora e’ in una struttura protetta. In un incidente probatorio il 17 gennaio aveva confermato percosse e maltrattamenti subiti da lei, ma anche dalla madre e dai fratelli, raccontando di un ‘padre-padrone’ e del clima di oppressione in cui costringeva tutta la famiglia.

A fine giugno la sedicenne fu ‘scoperta’ dal fratello mentre telefonava a un giovane connazionale. Da qui una lite, con la ragazza che si chiuse in bagno e ingeri’ l’acido. La misura e’ stata notificata dagli agenti del commissariato Bolognina-Pontevecchio.