Bologna: offre un gelato a una bambina e la palpeggia, arrestato

Pubblicato il 14 Settembre 2010 - 16:21 OLTRE 6 MESI FA

Ha portato la bambina dell’amica che sua figlia stava ospitando a Bologna a prendere un gelato, e con questa scusa ha toccato le parti intime alla piccola, di dieci anni. L’uomo, un sessantanovenne, è stato posto agli arresti domiciliari su ordinanza del Gip di Bologna Alberto Gamberini, richiesta dal Pm Laura Sola. L’uomo è agli arresti nella casa dove ha il domicilio in Lombardia.

L’episodio al centro della vicenda è accaduto il 2 luglio. In quel periodo l’uomo era a Bologna a trovare la figlia. Negli stessi giorni la figlia ha ospitato un’amica, che vive in un’altra città, con il marito e la bambina dopo che il figlioletto, mentre stavano per partire dall’aeroporto di Bologna, si era rotto un braccio ed era stato ricoverato in un ospedale del capoluogo emiliano. Il 2 luglio, appunto, verso le 23 l’uomo si era offerto di portare la bambina a prendere un gelato. Al ritorno la madre aveva notato un’espressione strana da parte della piccola e le aveva chiesto cosa avesse. Il sessantanovenne era subito intervenuto dicendo che la bambina era preoccupata per il fratellino in ospedale. Ma la ragazzina aveva cominciato a piangere, poi in un’altra stanza aveva riferito alla madre che l’uomo le aveva parlato di sesso e l’aveva toccata nelle parti intime.

La donna aveva raccontato cosa era successo all’amica (che – secondo il racconto della madre della bambina – si era messa le mani sul viso quasi sapesse che non era la prima volta che il padre faceva un gesto simile), poi aveva preso la piccola e l’aveva portata via in auto. La madre della bambina ha mostrato anche una serie di sms ricevuti successivamente dall’amica da cui si evince che l’uomo avesse confessato alla figlia il comportamento riferito dalla piccola. L’amica non ha però confermato di aver ricevuto la confessione dal padre. Ma secondo il Gip il tenore degli sms e’ inequivocabile.

E, come aveva chiesto il Pm Sola, le esigenze cautelari, per il Gip, sono necessarie per il rischio di reiterazione. E per il giudice e’ grave la condotta dell’uomo che ha avuto una ”subdola attivita”’ carpendo la fiducia della ragazzina per poi mettere in atto ”lascivi toccamenti” accompagnati da parole dal contenuto apertamente sessuale senza scrupoli per l’eta’ della bambina. Quindi sarebbe improbabile l’ipotesi di un atto estemporaneo.