Bologna, provano a piazzare un falso Picasso: i carabinieri lo sequestrano

Pubblicato il 2 Novembre 2011 - 16:05 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA, 2 NOV – Hanno provato a 'piazzare' un falso Picasso, valutandolo circa due milioni, il prezzo di un'opera autentica. Ma l'acquirente si e' insospettito e si e' rivolto ai carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Bologna, che hanno smascherato il raggiro: il quadro, un 'Busto di donna', copia di un originale realmente catalogato tra le opere dell'artista spagnolo, e' stato sequestrato, i due truffatori sono finiti indagati dalla Procura di Bologna.

Uno di loro, Italo Spagna, e' l'ex titolare di una galleria d'arte del centro storico della citta' delle Due Torri, conosciuto perche' nel 2007 venne arrestato proprio con l'accusa di essersi appropriato di opere d'autore ricevute in deposito o per allestire mostre, e del fatto che in alcuni casi avrebbe riprodotto con stampe fotografiche su tela i dipinti, per poi piazzarli sul mercato. Tra le 'vittime', anche l'ex calciatore e dirigente della Juventus, Roberto Bettega. Per lui il pm Antonello Gustapane ha chiesto il rinvio a giudizio e si sta attendendo che venga fissata l'udienza preliminare. Tra l'altro, e' accusato anche di bancarotta fraudolenta. Lo stesso pm ha coordinato le indagini dei militari, che nei giorni scorsi hanno portato al sequestro del falso. A Spagna, che faceva da mediatore, e al suo complice, presentatosi come il proprietario del 'Picasso', vengono contestati i reati di ricettazione, tentata truffa e la violazione dell'articolo 178 del codice dei beni culturali, che sanziona, appunto, chi detiene e pone in commercio opere d'arte contraffatte: nei prossimi giorni i due saranno interrogati. Dopo la segnalazione dell'acquirente, che ha un'attivita' a Parigi, e che stava trattando con i truffatori a Bologna, i carabinieri hanno contattato la fondazione Picasso, proprio nella capitale francese. Gia' dalle fotografie, si sono notate incongruenze tra la copia e l'originale, classificata nel catalogo 'Zervos', di riferimento per le opere del pittore. Cosi' e' scattato il sequestro, a Milano, nella societa' di trasporti dove il dipinto stava per essere spedito.