Bologna, nell’occhio dell’ordine i medici low cost di Groupon

BOLOGNA, 22 NOV – Alcuni internauti, non senza una buona dose di enfasi, hanno gia’ ribattezzato Groupon il ‘Robin-Hood del nuovo millennio’ con tutte quelle offerte stracciate, la possibilita’ di accaparrarsi cene in locali da gourmet a prezzi da trattoria e vacanze da sogno al costo di una pensioncina. C’e’ chi – quel sito che regala a pochi euro giornate da ‘vip’ – lo venera come un oracolo e chi, forse, comincia a ‘maledirlo’. Quanto meno, se si indossa un camice bianco, a guardarlo con sospetto.

Se poi il camice bianco lo si indossa a Bologna, la faccenda – ossia presentare sul celebre sito il proprio studio e garantire prestazioni mediche specialistiche a prezzi piu’ che invitanti – rischia di complicarsi un po’. L’ordine dei medici bolognesi ha infatti deciso di sposare la linea dura, verso quei professionisti che, per attrarre clientela, hanno pensato di ricorrere alla rete e a Groupon per inseguire la cosiddetta sanita’ low cost.

Quindici dottori, ‘rei’ di avere lanciato sul web le proprie offerte, sono finiti – richiamati dall’Ordine – davanti alla Commissione disciplinare per una ‘lavata di capo’ e l’invito a tornare sulla retta via.

”Questa mattina ne abbiamo sentiti sette – ha osservato il presidente dell’Ordine dei medici, Giancarlo Pizza – e l’orientamento della commissione e’ stato quello di non sanzionare per la prima volta, colleghi magari un po’ distratti. Per chi sara’ recidivo – ha aggiunto – l’atteggiamento sara’ certamente diverso”.

In pratica, sottolinea, un atteggiamento, ”costruttivo” che potrebbe essere seguito anche per gli altri otto medici ascoltati in tarda serata, ”perche’ magari qualcuno e’ stato tratto in inganno dalla pubblicita”’. Uno sbaglio, ad ogni modo, da non ripetere.

”Groupon puo’ fare cio’ che vuole – puntualizza Pizza sul colosso americano da poco quotato a Wall Street – sono i medici che non devono cascarci. L’Ordine deve tutelare i cittadini e la loro salute: non possiamo accettare comportamenti di questo genere”. Che, per altro, potrebbero coinvolgere molti piu’ medici rispetto ai 15 individuati dall’Ordine sino ad ora grazie ”alle segnalazioni di altri medici e di pazienti delusi” spesso destinatari di trattamenti ”non completi. Stiamo convocando man mano” che emergono novita’ e nuove segnalazioni, chiosa Pizza: ”da una decina di giorni faccio controllare su Internet, da una segretaria”, la presenza di annunci legati alle prestazioni mediche su Groupon e le eventuali distorsioni.

Negli scorsi mesi, il sito italiano del gruppo statunitense era finito nel mirino dell’Associazione nazionale dei dentisti italiani che aveva chiesto all’antitrust l’avvio di un procedimento nei confronti dell’azienda per presunta pubblicita’ ingannevole e abuso di posizione dominante.

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