Bologna, vince al Gratta e Vinci 500mila euro ma il fidanzato gli ruba il biglietto e scappa: condannato

È quanto accaduto in provincia di Bologna nel 2016. Ora l'uomo è stato condannato per truffa e appropriazione indebita ad un anno di reclusione.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Luglio 2022 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Gratta e Vinci scappa

Bologna, vince al Gratta e Vinci 500mila euro ma il fidanzato gli ruba il biglietto e scappa: condannato (foto ANSA)

Compra il Gratta e Vinci e vince 500mila euro, ma il fidanzato gli ruba il biglietto fortunato e scappa. È quanto accaduto in provincia di Bologna nel 2016. Ora l’uomo è stato condannato per truffa e appropriazione indebita ad un anno di reclusione. Non solo per aver rubato il biglietto, ma anche per aver sottratto 34mila euro dal conto corrente della compagna.

Vince mezzo milione di euro al Gratta e Vinci, il fidanzato fugge con il biglietto

La vicenda coinvolge una donna, 62 anni, vedova e parzialmente invalida, residente in una casa Acer, e un 51enne. Quando scopre di avere un Gratta e Vinci da 500mila euro, il 51enne si offre tenere a casa propria il biglietto fortunato visto che ha una cassaforte. Da quel momento l’uomo inizia a progettare la truffa. Prima si fa dare i risparmi di una vita dalla donna, circa 34mila euro, con la scusa di voler iniziare a costruire una nuova casa dove poter andare a vivere. Poi sparisce. Quando la fidanzata gli chiede di darle il biglietto vincente, lui le dà uno falso. La 62enne denuncia tutto.

L’uomo è stato condannato per truffa e appropriazione indebita 

Solo in questi giorni è arrivata la condanna per l’uomo. “Il mio cliente me lo ha ribadito anche dopo la sentenza – ha detto il legale al Corriere Romagna -. Lui di quel Gratta e vinci da 500mila euro che avrebbe sottratto all’ex compagna non sa proprio nulla. E se lo avesse in mano, visto che i Monopoli di Stato ne hanno bloccato la riscossione trasformandolo in carta straccia, sarebbe un matto a non restituirlo dopo la transazione da 100mila euro offertagli dai legali della presunta raggirata”.