“Ero ubriaco”. Così ha giustificato il suo gesto Emin Ametovky, il macedone di 26 anni, arrestato per l’aggressione a due ragazzi gay a Bolzano. L’uomo, che è sposato con figli, è apparso davanti al gip per l’udienza di convalida. L’indagato si è formalmente avvalso della facoltà di non rispondere ma avrebbe comunque ammesso di aver aggredito Simone Giovannini, al quale era stato anche rubato l’orecchino, poi trovato nell’abitazione di Ametovky.
Il giovane avrebbe giustificato l’aggressione affermando di essere stato ubriaco e di non ricordare nulla ma di non aver comunque agito con motivazioni omofobe. Quest’ultimo particolare della sua difesa non viene considerato attendibile dal pm Markus Mayr, in quanto é ormai accertato che il gruppo di aggressori aveva provocato verbalmente i due gay prima del pestaggio.
Il giudice non ha convalidato l’arresto, avendo considerato ormai trascorsa la flagranza di reato, ma ha confermato la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato.