Bolzano, indagato il procuratore regionale della Corte Conti Robert Schulmers

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 14:26| Aggiornato il 31 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La procura di Roma punta il faro sul procuratore regionale della Corte dei Conti di BolzanoRobert Schulmers, indagato per calunnia e offese all’onore del capo dello Stato. Le accuse riguardano il contenuto di alcune lettere in cui il magistrato parla di “avvertimenti” da parte dei vertici della magistratura contabile e di “ingerenze” del Quirinale sui procedimenti della Corte nei confronti dei vertici della Provincia di Bolzano.

Lunedì una nota del Colle precisava che “si tratta con tutta evidenza di relazioni e di questioni interne alla magistratura contabile, che dovranno trovare nella medesima sede le necessarie spiegazioni e soluzioni”. ”Non corrisponde al vero, comunque – veniva sottolineato – che la Presidenza della Repubblica sia stata interessata ad inchieste sull’uso di fondi riservati della Provincia, di cui d’altronde non c’e’ alcun riferimento nel documento illustrato dal Presidente Durnwalder nel corso di un colloquio istituzionale con il Capo dello Stato avvenuto all’inizio del mese di giugno del 2012′‘.

”Non ho mai esercitato pressioni sul Quirinale e meno che meno in riferimento alla Corte dei conti di Bolzano”, aveva commentato il governatore altoatesino Luis Durnwalder in seguito ad un intervento in questo senso del procuratore della Corte dei conti di Bolzano Robert Schuelmers sul Fatto Quotidiano.

Alcune frasi attribuite dal giornale a Schuelmers, Durnwalder le ha definite ”false e pronunciate in malafede”. Lo scambio di battute si inserisce nel clima teso in atto tra la Corte dei conti e Durnwalder, oggetto da ultimo di un’inchiesta sull’uso del suo fondo riservato personale.

”Durante un incontro con Napolitano lo scorso giugno l’ho semplicemente informato di alcuni problemi che riguardano inchieste della Corte dei conti, inchieste che pero’ – ha sottolineato – non mi riguardano personalmente, e gli ho consegnato un promemoria. L’inchiesta sul mio fondo di rappresentanza e’ partita solo mesi dopo”, ha specificato.

”Ormai è la quarta, quinta volta che escono sui giornali notizie che gettano una cattiva luce su di me”, ha detto Durnwalder, che ha annunciato di voler querelare il Fatto Quotidiano. Durnwalder ha spiegato che nel promemoria per il Quirinale v’era ad esempio un procedimento, ”poi finito nel nulla”, nel quale la Corte dei conti ipotizzava un danno erariale di 50 milioni per rimborsi da parte dell’Enel.

”Nessuno vuole negare alla Corte dei conti il diritto di controllare. Se però si giunge a mettere un’ipoteca sui beni dei membri di una partecipata come è accaduto di recente per un’inchiesta su un aumento di capitale dell’aeroporto di Bolzano – ha concluso Durnwalder – presto non troveremo più nessuno disposto a ricoprire questi ruoli”.