Bolzano: il “patentino” del bilinguismo è discriminazione. Lo ha deciso la Commissione Ue

Pubblicato il 25 Giugno 2010 - 11:15 OLTRE 6 MESI FA

La sede della Corte di Giustizia europea

L’attestato di bilinguismo nel pubblico impiego è una forma di discriminazione. Lo ha deciso la Commissione europea. A Bolzano, infatti, per potersi presentare a un concorso pubblico, è necessario avere il cosiddetto “patentino” di bilinguismo rilasciato dalla Provincia autonoma. Secondo le leggi locali, solo questo documento è valido come attestazione effettiva di conoscenza sia dell’italiano che del tedesco.

La vicenda è partita in seguito al ricorso presentato ai giudici da Roman Aragonese, altoatesino di lingua tedesca. Non gli era stato infatti concesso il documento e non aveva quindi potuto partecipare al concorso per lavorare nella locale cassa di risparmio. La vicenda è andata avanti fino alla Corte di Cassazione e la Corte di Giustizia europea aveva già stabilito che la norma era discriminatoria. La Commissione europea ha ritenuto discriminatoria anche la norma per cui hanno la priorità nelle graduatorie di concorso i residenti da almeno due anni nella provincia.

Entro sessanta giorni, l’Italia deve dare una risposta ai rilievi della Commissione europea. Se la Commissione non si riterrà soddisfatta, lo Stato potrebbe essere deferito alla Corte di Giustizia del Lussemburgo.