Bonus benzina da 200 euro, a chi spetta e come funziona? I chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate PDF

L'azienda potrà erogare a tutti i suoi dipendenti un bonus di 200 euro e su questo bonus non si sarà nessuna tassazione statale. Il vantaggio è che questi 200 euro saranno assolutamente netti.

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 15 Luglio 2022 - 11:12 OLTRE 6 MESI FA
Bonus benzina

Bonus benzina da 200 euro, a chi spetta e come funziona? I chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate PDF (foto ANSA)

Pronte le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per il bonus benzina da 200 euro introdotto contro il caro-carburante. I buoni non sono tassati in capo ai dipendenti e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa. Possono accedervi i datori di lavoro privati (anche chi non svolge attività commerciale e i lavoratori autonomi, purchè abbiano dipendenti) e non le amministrazioni pubbliche.

La platea dei beneficiari include solo i lavoratori dipendenti. Il bonus benzina può essere corrisposto da subito, senza necessità di accordi contrattuali, e valgono per tutti i carburanti, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici. 

Bonus benzina, a chi spetta e come funziona? 

La circolare firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate (QUI IL PDF), specifica quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato.

In base alla norma, possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati. A questo proposito, il documento di prassi chiarisce che rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono invece escluse dall’agevolazione le amministrazioni pubbliche.

Quanto alla categoria di lavoratori destinatari dei buoni benzina, è essenziale che si tratti di titolari di reddito di lavoro dipendente. Considerato che la norma è volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

I buoni benzina sono erogazioni corrisposte dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano). Sul punto, la circolare specifica che dà diritto all’agevolazione anche l’erogazione di buoni (o titoli analoghi) per la ricarica di veicoli elettrici.

Bonus benzina, i chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate

Il bonus benzina di 200 euro non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e rappresenta un’ulteriore agevolazione rispetto a quella generale già prevista dall’articolo 51 del Tuir; va quindi conteggiata in maniera separata rispetto agli altri benefit, chiarisce ancora l’Agenzia. Ne consegue che, al fine di fruire dell’esenzione da imposizione, i beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta 2022 dal datore di lavoro a favore di ciascun lavoratore dipendente possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina).

I buoni benzina possono essere erogati anche per finalità retributive. In questa ipotesi, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”, nel rispetto della normativa prevista, per i premi di risultato.