Bonus multe ai vigili di Roma: così aumenterà lo stipendio
Pubblicato il 21 Gennaio 2016 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Bonus multe per i vigili di Roma: l’incentivo dovrebbe arrivare nelle buste paga della polizia locale in base alla revisione del salario accessorio dei dipendenti del Campidoglio in queste ore allo studio del commissario Francesco Paolo Tronca.
Come spiegano Simone Canettieri e Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, la parte variabile dello stipendi dei dipendenti pubblici (che scenderà al 30% rispetto alla parte fissa) sarà legata alla produttività. Nel caso specifico dei vigili, alla quantità di multe elevate. Spiegano Canettieri e De Cicco:
“In pratica, a seconda del numero di accertamenti effettuati, i vigili otterranno un’indennità extra specifica. Su questa possibilità – le parti si incontreranno lunedì prossimo – i sindacati sono d’accordo. Il ragionamento, nel caso degli agenti della municipale, si potrebbe allargare anche alla quantità di posti di blocco. Alla base della rimodulazione dei premi, auspica Giancarlo Cosentino della Cisl, «ci dovrà essere l’indirizzo del Comune: Tronca dovrà indicarci quali sono le priorità nel servizio pubblico e in base a quelle gli interventi da eseguire e i settori da rafforzare».
Nel frattempo la polizia locale è pronta a comprare altri 250 palmari per rendere più rapidi i controlli: grazie ai sistemi elettronici, infatti, basterà leggere la targa di un’auto per sapere non solo se sia in sosta vietata ma anche se l’auto sia in regola con l’assicurazione.
Il salario accessorio potrebbe poi essere legato anche al numero di ispezioni in negozi, bar e ristoranti.
MAESTRE – C’è poi il capitolo maestre, anche loro dipendenti del Comune. Come gli altri impiegati capitolini avranno progetti di produttività legati al rendimento. In particolare nel loro caso il salario accessorio potrebbe essere legato alla flessibilità, e concesso a quelle maestre che saranno disponibili a lavorare anche al pomeriggio, rendendo così possibile l’apertura dei nidi e delle scuole materne fino alle 18.
DIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE – Nel caso degli amministrativi il salario accessorio potrebbe venire legato al numero di progetti portati a termine, ma anche a quello delle pratiche lavorate.
Sottolinea Il Messaggero:
“Per Tronca si apre quindi lo scenario più complicato. La riforma del salario accessorio si trascina da due anni e mezzo. E alla fine è rimasto in vigore il contratto unilaterale licenziato dalla giunta Marino, dopo il no dei dipendenti con il referendum. Un atto da riscrivere ex novo visto i disagi che ha portato. E’ storia di questi giorni. Il no del Mef alla parte accessorio, il Campidoglio costretto a pagare solo la quota tabellare il 27 gennaio, la corsa contro il tempo di Tronca per avere il parere dell’Avvocatura alla rimodulazione del fondo in virtù del fatto che Roma Capitale è un nuovo ente a partire dal 2010. Un vicenda che martedì è stata sbloccata: il Campidoglio ha assicurato che per i primi di febbraio i dipendenti riceveranno anche la seconda tranche degli stipendi. E alla fine lo sciopero generale previsto per fine mese è rientrato. Il commissario vuole portare a casa il nuovo contratto decentrato il prima possibile. Prima di giugno, quando scadrà il suo mandato, con il ritorno alle urne dei romani”.