Borgofranco d’Ivrea, dietro il suicidio della ragazzina di 12 anni forse un patto con due amiche

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 16 Marzo 2021 - 14:12 OLTRE 6 MESI FA
Borgofranco d'Ivrea suicidio

Borgofranco d’Ivrea, dietro il suicidio della ragazzina di 12 anni forse un patto con due amiche (foto ANSA)

Avrebbe deciso di togliersi la vita dopo aver fatto un patto con due amiche la 12enne trovata morta a Borgofranco d’Ivrea. Una sorta di rito per morire insieme. Sarebbe questa la nuova pista degli investigatori. Sarà l’analisi delle chat sul telefonino a fornire tutte le risposte sulla tragedia che domenica sera ha colpito il piccolo comune alle porte di Torino.

La ragazzina è stata trovata impiccata a una mensola, nella sua cameretta, con la cintura dell’accappatoio. A dare l’allarme è stato il papà che, però, non ha potuto fare nulla per salvare la ragazzina. Un caso delicato, secondo la procura di Ivrea, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.

Borgofranco d’Ivrea, famiglia 12enne non crede al suicidio

“Il quadro è tutto da definire e servirà tempo per analizzare le conversazioni via chat”, spiega il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, al lavoro insieme alla procura dei Minori di Torino. Per modalità l’episodio ricorda da vicino quanto accaduto a gennaio, a Palermo, dove una bambina di 10 anni ha perso la vita per una “sfida” su Tik Tok. E infatti, nelle prime ore dopo la tragedia, l’attenzione degli inquirenti si è subito concentrata sull’attività social della ragazzina di Borgofranco d’Ivrea.

Anche su indicazione della famiglia, poco convinta dalla possibilità di un suicidio: “Usava spesso Tik Tok, era una delle poche app che aveva scaricato – dicono i famigliari – era serena e parlava del futuro. Voleva iscriversi al Liceo Classico. Non aveva alcun motivo di togliersi la vita”.

Dietro la morte della 12enne di Borgofranco d’Ivrea forse un patto con le amiche

I primi accertamenti dei carabinieri di Settimo Vittone non hanno però trovato nessun riscontro di una “challenge” ispirata dai video che circolano sul social network. “Non sembra emergere l’elemento della sfida”, conferma il procuratore. Per questo gli inquirenti non escludono la possibilità che la ragazzina, domenica, avesse confidato i propositi suicidi a due sue amiche che sono già state ascoltate dai carabinieri. Addirittura una delle ipotesi è che le coetanee abbiano condiviso i propositi dell’amica, salvo poi fermarsi in tempo.

Tutto questo in un quadro di ‘disagio esistenziale’ della 12enne, probabilmente mai confessato alla famiglia. “Un episodio gravissimo che non pensavamo di dover mai affrontare – dice ora il sindaco del paese, Fausto Francisca – tutta la comunità e sconvolta e vicina alla famiglia della ragazza”. Il primo cittadino l’aveva vista ancora domenica: “Sembrava serena e tranquilla. La sera prima parlava del proprio futuro e aveva anche le idee abbastanza chiare”.

La scuola media di Borgofranco, piccolo centro di 3.700 anime alle porte di Ivrea, ha deciso di avviare un servizio di assistenza psicologica per i dodici compagni di classe della ragazzina. Gli incontri si terranno in palestra, garantendo il distanziamento.