NAPOLI – Dopo la bomba di Maradona, quella di Hamsik e la più recente Pepita, a Napoli si sono inventati un nuovo petardo proibito per il Capodanno 2014-2015: il Babà, un vero e proprio ordigno artigianale che prende a prestito la forma dal dolce tipico partenopeo.
I carabinieri l’hanno trovato a Mugnano di Napoli, a casa di Angelo Ceparano, 61enne già noto alle forze dell’ordine. Le bombe erano sparse per tutte le stanze della sua casa, in via Aldo Moro, pieno centro abitato. Sono dovuti intervenire gli artificieri per catalogare e trasportare in sicurezza quella quantità spropositata di materiale esplosivo.
Il Babà è ora in cima alla lista nera della Guardia di Finanza, impegnata in questi giorni a smantellare lo shopping di botti illegali in tutta Italia. Il Babà è una bomba carta che ha la carica pirica di un piccolo razzo: promette una deflagrazione in grande stile, rientrante nella IV e V categoria dei fuochi pirotecnici.
Tra gli altri botti da cui è meglio tenersi alla larga ce ne sono altri con nomi altrettanto roboanti. Rambo K 31, Zeus, Star Wars, Panzero e Io pago. Tutti ordigni della tipologia batterie multicolpi, candele, raudi e bengala di produzione cinese ma anche calabrese e napoletana che, secondo un’escursione sul campo condotta da Camilla Mozzetti per il quotidiano il Messaggero, iniziano a circolare anche per Roma.