Brancher e il “favore urgente” che chiese a Bonet: un bonifico?

Pubblicato il 8 Aprile 2012 - 21:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il parlamentare Aldo Brancher, del Pdl, chiese un bonifico urgente all’imprenditore Stefano Bonet, indagato assieme all’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito e all’imprenditore Paolo Scala in Lombardia. Il “favore urgente” è documentato nelle intercettazioni realizzate per la Procura di Napoli, che ha concentrato le indagini sulla figura di Bonet.

Gli inquirenti sostengono che in alcune telefonate sia possibile “cogliere un legame di interesse da parte di Brancher”, ex dirigente di Fininvest e uomo che fece da ponte tra la Lega Nord e Forza Italia. Nelle intercettazioni compare il riferimento “ai 150.000 euro che Belsito dice (alla responsabile contabile leghista Nadia Dagrada) che Bonet ha dato a Brancher per la festa del Garda” e al fatto che “Brancher prega Bonet di fare con urgenza un bonifico a tale Enzo, affermando che ciò gli è stato sollecitato dall’amministrazione e chiedendogli il favore di fargli il pagamento”.

Ecco il testo dell’intercettazione pubblicato da Il Corriere della sera.

Brancher: “Mi ha chiamato di nuovo l’amministratore lì, come si chiama…”.

Bonet: “Eh sì, immagino, immagino , diciamo che adesso è solo un problema di cassa da mettere in pagamento appena possibile, credo che già domani mattina arriveranno, insomma dai…”.

Brancher: “Eh fammi un favore, dai, così almeno…”.

Bonet: “Sì, sì”.

Brancher: “…si mette l’anima in pace”.

Bonet: “Sì sì, ma non mi mancano i soldi di sicuro per quelle necessità lì, non è quello il problema, so che, dai, tra i tanti casini…”

Brancher: “E vabbe’, se tu gliel’hai detto… Adesso lo chiamo e gli dico di stare tranquillo, domani o dopodomani si realizza questa cosa insomma”.

Nell’intercettazione Bonet e Brancher discutono anche di “molte informazioni” legate all’investimento in Tanzania di Francesco belsito, parlando di un “intreccio da svelare”.

Bonet: “Io ho verificato il perché e che cosa (Belsito, ndr) andava a fare con queste operazioni, io tra l’altro mi sono reso conto che non poteva chiedermi nulla di più di quello che già gli avevo dato come disponibilità… Per cui lui è tranquillo, in realtà se è necessario io ho molte informazioni che si possono dare”.

Brancher: “Uhm sì sì, ho capito”.

Bonet: “Ma per un semplice motivo, perché cioè non vorrei farmi la fama di quello che racconta le cose, ma mi son sentito veramente usato male”.

Brancher: “Cioè non hai fatto niente e non può essere attribuirti delle responsabilità”.

Bonet: “Chiaro chiaro, ecco c’è una cosa che se possibile poter vederti al più presto. Sembra che, in maniera così di chiarimento, l’altra parte, cioè non quelli del “cerchio magico”, mi vogliono vedere per il fine settimana, vogliono sapere qualcosa da me”.

Brancher: “E allora è meglio che ci parliamo sì, dai”.