Brenda, parla Natalì: “Forse è stato ucciso da un altro trans”

Pubblicato il 24 Novembre 2009 - 23:15| Aggiornato il 25 Novembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

Il trans Natalì, ospite a “Porta a Porta”, dà la propria versione dei fatti sulla morte di Brenda: «Non escludo che Brenda possa essere stata uccisa da un altro trans, perché quando si ubriacava e si drogava diventava violenta, trattava male i clienti, li rapinava, chiedeva soldi agli altri trans. Altri avevano interesse perché sparisse. I trans che vivono a Due Ponti cercano guai. Io invece della droga non so niente, in casa mia nessuno si è mai drogato, né mi ha chiesto di comprare droga, tanto meno Piero Marrazzo. E secondo me lui non si droga».

Per dimostrare di essere «una persona perbene, senza malattie», Natalì ha mostrato in tv il certificato medico da cui risulta che non ha l’Aids. Il brasiliano ha raccontato di aver incontrato l’ex governatore nel 2001. «Ci siamo conosciuti in un negozio di scarpe in centro». Da allora ci sono stati «uno o due incontri alla settimana, ma con pause anche di tre o quattro mesi».

Marrazzo, prosegue il brasiliano, «si era avvicinato a me perché mi considerava un’amica, una confidente. Veniva e mi raccontava la sua vita». Era «molto preoccupato» per il video girato durante l’incontro con Brenda e Michelly, anche se l’aveva «fatto cancellare».

Il trans ricorda poi il 3 luglio: «Il primo carabiniere mi ha spinto sul divano. Si vede all’inizio del video. La risposta a chi dice che sono stata io a organizzare una trappola: quei carabinieri mi hanno trattata male. E la cocaina che si vede è solo frutto di un montaggio». Quel giorno, secondo Natalì, «Marrazzo mi chiamò al telefono. Mi disse: ‘Sei da sola? Arrivo fra 5 minuti’. Effettivamente arrivò subito. E poco dopo giunsero quei due».

Ma l’avvocato Luca Petrucci, legale di Marrazzo, contesta i tempi: «Quella telefonata venne fatta molto prima», precisa.