Brescia, bomba esplode davanti a scuola Polizia: anarchici?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Dicembre 2015 - 09:23 OLTRE 6 MESI FA

BRESCIA – Attentato nella notte contro la Polizia. Un ordigno rudimentale è esploso intorno alle 4 di venerdì 18 dicembre di fronte all’ingresso della Pol G. A. I., la scuola di polizia di Brescia, in via Vittorio Veneto 3, cinque minuti dal centro cittadino e dalla stazione ferroviaria. Sul posto sono arrivati agenti della questura, della polizia scientifica, della Digos, e dei vigili del fuoco. L’esplosione della bomba non ha provocato feriti: visto l’orario nessuno in quel momento si trovava lì. Soltanto danni. Le indagini, scrive l’Ansa,+ si concentrerebbero sul mondo anarchico. E’ stata anche confermata l’ipotesi iniziale: si trattava di una pentola a pressione riempita con polvere pirica. Allo stato non ci sono rivendicazioni.

Dalle prime ricostruzioni fatte dalla questura di Brescia, riporta Brescia Today,

si sa che la bomba, piazzata davanti a quello che è indicato come l’ingresso principale della scuola (in realtà ne viene utilizzato un altro dove c’è anche un passaggio carraio) a deflagrare sarebbe stato un ordigno rudimentale, forse una pentola a pressione. Gli investigatori sono al lavoro per capire se il ‘detonatore’ sia stato innescato a mano o a distanza, tramite un comando elettrico.

A quanto si apprende da fonti investigative, videocamere avrebbero ripreso un uomo dal volto coperto, apparentemente giovane ed atletico, che deponeva l’ordigno fatto esplodere davanti alla sede della Polgai di Brescia.

Preoccupa il significato dell’azione. Un attacco intimidatorio contro la polizia. La Polgai, scuola di polizia amministrativa investigativa, è stata istituita nel 1967: specializzata nell’insegnamento delle tecniche di polizia giudiziaria, criminale e investigativa, è la ‘palestra’ dove si formano gli agenti delle forze di polizia. La struttura è dotata di una capacità ricettiva pari a 272 posti letto: e sono un paio di centinaia, attualmente, gli allievi ospitati.

Dopo l’attentato la preoccupazione in città è alta. La polizia per ora non esclude nessuna pista: dall’atto terroristico di matrice anarcoinsurrezionalista a quello di stampo islamista.

Sono numerose le operazioni anti terrorismo jihadista compiute dalla polizia di Brescia – Digos e antiterrorismo – negli ultimi anni. A tal punto che al Viminale si sta studiando da tempo la possibilità di istituire proprio a Brescia una procura nazionale antiterrorismo. Le indagini sull’attentato dinamitardo sono solo all’inizio: prezioso sarà il contributo dei filmati delle telecamere poste all’ingresso della scuola di polizia. FOTO ANSA.