Brescia, tre neonati morti in una settimana. Ministro Grillo invia Nas e ispettori

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Gennaio 2019 - 19:03 OLTRE 6 MESI FA
Brescia, neonati morti a Spedali Civili. No epidemia, ma ministro invia Nas

Brescia, neonato morto. Ospedale: “Non c’è epidemia”. Ministro Grillo invia Nas e ispettori (Foto archivio Ansa)

BRESCIA – Dopo il terzo neonato morto in una settimana agli Spedali Civili di Brescia il ministro della Salute Giulia Grillo ha annunciato che invierà i Nas e gli ispettori. Intanto l’ospedale ha smentito la presenza di una epidemia: “Non c’è nessuna relazione tra i tre decessi, quadri clinici differenti”.

Nonostante le rassicurazioni della struttura ospedaliera di Brescia, il ministro ha avviato una ispezione ministeriale dopo la morte del piccolo Marco, nato prematuro un mese fa: “E’ necessario fare chiarezza per capire se ci sia correlazione tra i diversi casi”.

In un nota i vertici degli Spedali Civili ha dichiarato: “Non sussiste alcuna relazione tra i tre eventi. Si tratta di decessi subentrati a breve distanza l’uno dall’altro, nell’arco di una settimana, ma i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati”.

L’ospedale bresciano esclude che “le circostanze siano da ricondurre ad un focolaio infettivo epidemico”. In merito all’ultimo decesso, il piccolo Marco deceduto per un’infezione contratta al 25esimo giorno di vita, gli Spedali civili scrivono: “La morte è riconducibile alle complicanze di una grave infezione sistemica (sepsi), di origine ancora indeterminata, nonostante i molteplici esami microbiologici eseguiti. L’evento merita pertanto chiarezza, e sarà oggetto di indagine da parte delle Autorità competenti, con la piena collaborazione dell’ospedale”.

Il ministro Grillo ha però ritenuto necessaria avviare una verifica: “Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita, ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno in una struttura eccellente com’è l’ospedale bresciano”.