Piazza della Loggia: una vittima protesta sul luogo della strage. Ma i vigili lo bloccano

Pubblicato il 18 Novembre 2010 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA

Per i familiari delle vittime di piazza della Loggia a Brescia non c’è davvero pace. Dopo la sentenza di assoluzione per i cinque imputati per la bomba che il 24 maggio del 1974 fece otto morti e centodue feriti, ieri la beffa.

Roberto Cucchini, 63 anni, stava protestando nella piazza dell’attentato antifascista quendo vigili e polizia sono arrivati per fermarlo: prima una pattuglia dei vigili, poi una pantera della polizia.

Ex operaio specializzato della Om (l’attuale Iveco), Cucchini di quel 24 maggio porta un ricordo concreto in una ferita sulla gamba causata dall’ordigno esploso.

Per ricordare quel giorno, che non ha ancora ricevuto giustizia, ieri Cucchini ha portato un mazzo di fiori e ha affisso con lo scotch un cartello sul monumento che ricorda le vittime: “Il 28 maggio 1974 qui non è successo niente”. Le forze dell’ordine sono intervenute, gli hanno chiesto i documenti, ma quando l’uomo ha spiegato loro la storia “sono stati comprensivi”.

La protesta, spiega Cucchini al Corriere delle Sera, è nata nella notte: “Quando mi sono svegliato mi sono sentito preda di un vuoto, di uno spaesamento. Mi sono chiesto cosa potessi fare in questo paese che non aveva saputo darmi una risposta a quanto mi era capitato. Ed è nata l’idea di scrivere quel cartello e deporre dei fiori”.

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