Brescia, uccisi non per denuncia spaccio ma per debiti?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2015 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA
Brescia, uccisi non per denuncia spaccio ma per debiti

Brescia, uccisi non per denuncia spaccio ma per debiti

BRESCIA – Frank e Giovanna, uccisi non perché denunciarono un giro di spaccio ma, banalmente, per debiti? E’ la pista più consistente sulla quale stanno lavorando gli investigatori al lavoro sulla morte di Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari. Marito e moglie gestivano la pizzeria Da Frank in zona Mandolossa a Brescia e sono stati freddati da due killer in moto due giorni fa.

Nell’ultimo bilancio dell’attività, datato 31 dicembre 2014, i debiti della pizzeria da Frank supererebbero i 150 mila euro di cui più di 99 mila verso i fornitori. Numeri che sarebbero sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti per capire se ci fossero eventuali contrasti con alcuni creditori.    E oggi si è appurato anche che i killer hanno sparato e ucciso sotto l’occhio elettronico delle telecamere interne all’ esercizio commerciale. Sono state acquisite dagli uomini della squadra Mobile della Questura di Brescia le immagini del duplice omicidio. Nelle immagini, poco nitide, si vedono i due malviventi ma non si riconoscono in viso perché coperti con un casco integrale. Solo uno avrebbe sparato con un fucile a canne mozze raggiungendo prima la moglie e poi il marito, Frank per tutti.

Gli agenti della squadra Mobile guidati da Giuseppe Schettino hanno interrogato anche il figlio delle vittime, Marco, che con lo zio Claudio Seramondi sono i proprietari effettivi della pizzeria da Frank. Questo perché i coniugi Seramondi avevano alle spalle un paio di avventure imprenditoriali finite con il fallimento. Proprio i conti di famiglia della coppia e dell’attività  sono al vaglio degli inquirenti.

“Nessuna ipotesi é esclusa”, assicurano dalla Questura di Brescia, “tranne – è stato spiegato – la pista che porta ad un agguato figlio degli esposti presentati da Seramondi per segnalare lo spaccio di droga e la prostituzione fuori dal locale”. Esposti relativi agli anni passati e che sarebbero privi di nomi e cognomi di presunti spacciatori. Ma la pista dei problemi economici si è fatta più consistente.