MILANO – Due morti e 17 casi di contagio accertati: si aggrava l’allarme legionella a Bresso, nel Milanese. Le complicanze causate dal batterio sono state letali [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] per due anziani di 94 anni, un uomo e una donna, con le difese immunitarie già abbastanza compromesse per l’età.
L’uomo è deceduto ieri, la donna nella notte tra lunedì e martedì [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]. Entrambi i decessi si sono registrati all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Milano) dove è ricoverata anche una parte dei pazienti colpiti da legionellosi, mentre altri si trovano all’ospedale Niguarda del capoluogo lombardo.
Di situazione “critica” e “complessa” parla l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Per fronteggiare l’emergenza e, soprattutto, individuare la fonte dell’agente patogeno Regione Lombardia e Comune hanno attivato una task force.
Per venerdì sono attesi i risultati delle analisi sanitarie, condotti dal dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria della Ats della Città metropolitana di Milano. Il consorzio dell’Acqua potabile ha già campionato 13 diversi punti della città, ma con esito negativo rispetto alla presenza del batterio. Intanto il Comune di Bresso guidato dal sindaco Simone Cairo ha attivato un tavolo di lavoro con gli amministratori dei condomini nei quali si sono verificati i casi di legionellosi per concordare gli interventi di sanificazione e bonifica necessari.
Inoltre ha stilato un decalogo di comportamento per i cittadini. Norme rilanciate anche dall’assessore Gallera. “La legionella – ha sottolineato – non si trasmette bevendo l’acqua, attraverso gli alimenti o con il contatto personale, ma per inalazione. Dunque per evitare il contagio è molto importante pulire i filtri dei rubinetti, lasciare scorrere l’acqua e aprire le finestre quando si fa una doccia calda e pulire molto bene i bacini d’acqua stagnante”, ma anche evitare l’utilizzo di vasche idromassaggio e, all’esterno delle abitazioni, stare lontani dalle fonti di acqua vaporizzata, come irrigatori automatici o fontane.
A Bresso non è la prima volta che esplode un’epidemia di legionella: nel 2014 si verificò una situazione simile. In quel caso i casi di contagio furono sei di cui uno mortale. L’epidemia si sviluppò però nell’arco di mesi, mentre adesso in pochi giorni. I primi casi sono stati infatti segnalati alle Ats circa una settimana fa.