Bulli con la pistola in una scuola di Roma: 14enne terrorizzato non è più tornato in classe

I poliziotti sono entrati in classe e hanno identificato il bullo che aveva con sé una pistola da soft air: è stato denunciato per minacce alla Procura dei minorenni.

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Ottobre 2022 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA
Bulli con la pistola in una scuola di Roma: 14enne terrorizzato non è più tornato a scuola

Bulli con la pistola in una scuola di Roma: 14enne terrorizzato non è più tornato a scuola (Foto archivio Ansa)

Bulli di 14 anni a scuola con la pistola. Accade in un istituto industriale a Roma, dove un adolescente è stato aggredito e minacciato da alcuni coetanei: uno di loro ha estratto l’arma dalla tasca puntandolo contro le gambe del ragazzino che è rimasto pietrificato. Ne parlano Lorena Loiacono e Emilio Orlando sul quotidiano Leggo. 

L’aggressione sarebbe avvenuta lunedì scorso, prima dell’ingresso a scuola. Lo studente minacciato, di robusta costituzione, era già finito nelle mire di alcuni compagni che lo prendevano in giro fin dall’inizio dell’anno scolastico, spintonandolo e tirandogli schiaffoni dietro la nuca. L’episodio della pistola ha fatto scattare l’allarme.

Bulli con la pistola, la polizia interviene a scuola

Nell’istituto sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo che sono entrati fin dentro la classe e hanno identificato il bullo trovandogli la pistola indosso: si tratterebbe, come riferisce Leggo, di un’arma da soft air a piombini. Non una pistola vera e propria ma comunque un’arma che a distanza ravvicinata può far male e soprattutto produrre l’effetto desiderato dai bulli: terrorizzare il compagno.

Il ragazzino è stato quindi portato in commissariato e denunciato per minacce alla Procura dei minorenni.

Bulli con la pistola, la vittima non è più tornata a scuola 

Il ragazzino aggredito non è più tornato in classe: risulta assente da una settimana. Secondo quanto riferisce il quotidiano Leggo che il dirigente scolastico dovrebbe a breve organizzare un incontro con le famiglie per discutere dell’accaduto.

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