Buzzi arrestato: 1.300 dipendenti senza lavoro, 8 mila clochard senza un letto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Dicembre 2014 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA
Buzzi arrestato? 1.300 dipendenti senza lavoro, 8 mila clochard senza un letto

Salvatore Buzzi nelle intercettazioni dell’indagine sul “Mondo di mezzo”

ROMA – L’arresto di Salvatore Buzzi nell’inchiesta sul “Mondo di Mezzo” in cui regnerebbero lo stesso Buzzi e Massimo Carminati, implica conseguenze negative per i 1.300 lavoratori della cooperativa “29 giugno” e per gli 8 mila senzatetto che vivono a Roma e che senza la rete dei centri d’accoglienza gestita da Buzzi devono contendersi la miseria di 260 posti letto. E le giornate più fredde devono ancora arrivare.

Il primo problema sono le sorti della coop “29 giugno”. Trecento soci-lavoratori si sono rivolti al Tribunale di Roma, chiedendo di non sequestrare il patrimonio della coop e di non confiscare il capitale sociale. Perché, a prescindere da quello che Buzzi ha fatto o non ha fatto, lì dentro ci sono le loro quote, i loro soldi. Spiega il Fatto Quotidiano:

I 300 dipendenti, su 1300 totali, si sono rivolti all’avvocato Mario Savini per chiedere la revoca del sequestro del capitale delle cooperative , compiuto “senza alcun preavviso”. Il Tribunale, che secondo il legale dovrebbe pronunciarsi il 12 gennaio, ha nominato amministratori giudiziari al posto dei Cda decapitati. I soci della “29 Giugno” sono “titolari ognuno di una quota paritetica – sostengono –, di importo superiore a 3 mila euro, per circa mille soci”. Fa un totale di 3 milioni di euro. “Molti soci nel passare da una coop all’altra del gruppo alla fine di un appalto conferivano in società il Trattamento di fine rapporto (Tfr) – dicono –, in molti casi per importi sopra i 10 mila euro”. I lavoratori negano la “provenienza illecita del patrimonio sociale” che giustificherebbe sequestro e confisca e rivendicano “il valore dei servizi prestati”. Secondo loro Buzzi “aveva la gestione ma nessun potere legale su quote e patrimonio”.

E poi c’è la questione dei senzatetto di Roma, che rischiano di restare senza assistenza e senza un posto per dormire, venendo meno la rete dei centri della coop “29 giugno”. Riporta Silvia D’Onghia sul Fatto Quotidiano:

[…] a pagarne le spese, ancora una volta, sono gli ultimi: i senza fissa dimora, le persone che vivono per strada perché non hanno una casa, un lavoro, una famiglia, un pasto caldo. Ottomila, appunto, secondo l’ultimo censimento dell’Istat datato 2011, forse anche qualcuno in più, considerando la morsa della crisi economica degli ultimi anni. Ottomila senza tetto per 260 posti, quelli che il Campidoglio è riuscito a mettere insieme in fretta e furia.

L’ASSESSORA ai Servizi sociali, Francesca Danese, si è insediata da pochi giorni, da quando la sua predecessora, Rita Cutini, ha deciso di lasciare l’incarico. Della galassia del “mondo di mezzo” di Buzzi e Carminati facevano parte una serie di associazioni che si occupavano anche dell’emergenza freddo: case di accoglienza, strutture ricettive affittate al Comune per accogliere i senza fissa dimora. Con l’inchiesta e il commissariamento della cooperativa 29 Giugno si è fermato tutto. “Ho subito guardato gli enti che erano nella ‘lista nera’ – spiega al Fatto l’assessora Danese –, poi ho trovato altri posti gestiti da associazioni ‘pulite’. Da tre o quattro giorni siamo riusciti a liberare circa 300 posti, altri ne sbloccheremo nelle prossime ore. È la mia priorità, perché sta arrivando un’ondata di freddo”. “I posti garantiti ai senza casa sono complessivamente 260 – recita a conferma uno sterile comunicato sul sito del Comune –. Di questi 24 sono aperti nell’intera giornata per dare assistenza alle persone più in difficoltà, 167 restano aperti per 15 ore e altri 119 sono aperti per 4 ore, per garantire a chi ne ha bisogno i servizi igienici, le docce e la possibilità di un tè caldo e di una colazione”. Seicento avrebbero dovuto essere i posti messi a disposizione da dicembre a marzo per il piano di accoglienza invernale, 1.200 quelli presso i centri convenzionati.

Massimo Carminati, Salvatore Buzzi e tutta l’operazione “Mondo di Mezzo” nelle immagini di Ansa e Lapresse: