Caccia F-35, esposto Codacons al Tar: “Stop all’acquisto”

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 16:30| Aggiornato il 1 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Esposto al Tar del Lazio per fermare l’acquisto di 90 caccia F-35 da parte dello Stato: l’ha presentato il Codacons. L’associazione dei consumatori ha deciso di fare ricorso al Tribunale amministrativo dopo che il Pentagono americano ha rilevato una turbina fratturata in uno dei cacciabombardieri, decidendo quindi di sospendere tutti i voli degli F-35 per accertare le cause del guasto.

Visto il precedente (nonostante il Pentagono abbia revocato lo stop dopo gli accertamenti) il Codacons vuole bloccare l’iniziativa dei Ministeri della Difesa, dell’Economia e dello Sviluppo Economico, che hanno deciso di portare avanti il finanziamento del programma di investimento e sviluppo chiamato “Joint Strike Fighter”. 

Secondo l’associazione dei consumatori, l’acquisto dei 90 caccia “palesemente non idonei allo scopo per cui gli stessi sarebbero acquistati comporterebbe un grave danno per la spesa pubblica di cui i consumatori e i contribuenti sono finanziatori”.

Il Codacons sottolinea che “le recenti e reiterate problematiche che affliggono gli F35 costituiscono una sopravvenuta ragione di fatto a sostegno dell’urgenza di richiedere l’adozione di misure cautelari. Non essendo stata dimostrata né la rispondenza del programma all’interesse pubblico, né la sua sostenibilità e proporzionalità rispetto alle disponibilità di denaro pubblico” l’associazione ha chiesto al Tar di sospendere l’esecuzione dei provvedimenti relativi al finanziamento del progetto JSF, e l’apertura di una istruttoria al Ministero della Difesa per verificare formalmente la presenza di difetti negli F-35 e l’entità di tali anomalie.