Cadoneghe, due rapine in 24 ore: anche una mamma con la figlia piccola in auto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2016 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA
Cadoneghe, due rapine in 24 ore: anche una mamma con la figlia piccola in auto

Cadoneghe, due rapine in 24 ore: anche una mamma con la figlia piccola in auto

PADOVA – Due rapinatori hanno aggredito una donna che stava entrando in auto, rubandole la borsetta dalla vettura in cui si trovava la sua bimba di un anno. Solo poche ore prima il titolare di una trattoria, Gino Zaghetto, era stato picchiato da due rapinatori che volevano rubargli il portafoglio proprio davanti al figlio di 9 anni.

Cristina Salvato sul quotidiano Il Mattino di Padova scrive che le due rapine sono state messe a segno a Cadoneghe, in provincia di Padova, nell’arco di 24 ore nella giornata di lunedì 28 novembre. Il marito della donna ha denunciato l’accaduto e spiega che la situazione è ormai insostenibile, dato che nemmeno davanti alla propri casa si può stare tranquilli:

“La coppia non ha idea se i malviventi fossero appostati in loro attesa o se abbiano approfittato dell’occasione: vivono a Vigodarzere e si erano ritrovati in via Franceschina, a Cadoneghe, a cena dai genitori di lui.

«Eravamo arrivati da posti diversi, ognuno con l’auto propria», spiega l’uomo, «e alle 22 siamo usciti per rincasare. Sono partito prima io, con la mia auto, mentre mia moglie si è attardata a legare la bimba al seggiolino della sua e a caricare una cesta di biancheria. Nel frattempo aveva appoggiato la sua borsetta sul sedile posteriore, accanto a nostra figlia. Cinque minuti appena ci avrà impiegato, forse neanche, e sotto le finestre di casa dei miei, in un quartiere tranquillo come Bragni, fatto per lo più di villette».

Il tempo di caricare in macchina la bimba e legarla e fare il giro dell’auto, quando una vettura le ha bloccato la strada:

“«e un uomo le ha afferrato le braccia intimandole di stare ferma. Lei si è immobilizzata, pensando che a indispettirli avrebbe potuto scatenare una reazione violenta, quando ha sentito un colpo forte: era un complice che, vista la borsa sul sedile posteriore, non ha esitato a colpire il finestrino, mandandolo in frantumi, incurante che a pochi centimetri fosse seduta una bambina di appena un anno. Presa la borsa (che è griffata e conteneva circa 300 euro), hanno liberato mia moglie e sono scappati via di corsa. Mia madre ha sentito soltanto la partenza dell’auto, non si è accorta di nulla, anche perché è durato tutto una manciata di secondi»”.