Caffè più caro al bar, inizia Genova: 1,20 euro una tazzina, 1,60 un cappuccino

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2013 - 09:40 OLTRE 6 MESI FA

Caffè più caro al bar, inizia Genova: 1,20 euro una tazzina, 1,60 un cappuccinoGENOVA – Per ora l’amara sorpresa del caffè a un 1,20 euro a tazzina l’avranno i genovesi. Da dicembre, sotto Natale, una tazzina al bar costerà 1,20 euro, un cappuccino 1,60. Le associazioni di categoria dicono che la mossa è dovuta: colpa della crisi. Inizia Genova, ma non resterà isolata.

A Gorizia, giorni fa, alcuni bar hanno esposto un cartello quasi a scusarsi per l’aumento della tazzina, passata a 1,10 euro. Il fatto è che i Comuni hanno aumentato, chi più chi meno, le tasse (Tares in primis) e gli esercenti cercano di far cassa come possono: aumentando i prezzi per i clienti.

La decisione di Genova potrebbe essere presto imitata, naturalmente con le dovute differenze. Il prezzo medio del caffè al bar varia notevolmente da città a città. Come spiegano i dati della Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) pubblicati da La Stampa:

Stando alle cifre della Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, elaborati dall’osservatorio prezzi su dati Istat e relative al mese di luglio, il prezzo medio di una tazzina al bancone oscilla da 77 centesimi di Bari a 1,04 di Torino. Oltre al capoluogo piemontese, supera la soglia dell’euro anche Bologna (1,03), dove nei bar del centro il prezzo può arrivare, in alcuni casi, a 1,30 euro, addirittura 10 centesimi oltre la nuova soglia di Genova. A 1 euro si assesta, invece, la media di Firenze.

Mentre tra le città più convenienti si piazzano, Catania (0,80), Roma (0,83), dove il prezzo varia tra gli 80 e i 90 centesimi in centro e nelle zone semicentrali, ma può scendere a 70 in periferia, e Cagliari (0,85). Prezzi in linea con quelli di Napoli (0,84), dove si va di norma dagli 80 ai 90 centesimi, con alcune eccezioni: nel bar del Tribunale un caffè si paga appena 50 centesimi. Si sale a 0,97, invece, a Milano: una tazzina di caffè costa, a seconda degli esercizi, da 90 centesimi ad 1 euro.

Più contenuti i costi a Palermo (0,88 la media), dove raramente si raggiunge la soglia massima dell’euro.

«Quello che dicono i colleghi di Genova circa il peso della fiscalità locale è senza dubbio condivisibile», spiega il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani. «Bar e ristoranti vengono considerati grandi produttori di rifiuti spesso, però, senza tenere presente alcuni elementi fondamentali, quali la durata delle attività, come nel caso degli esercizi stagionali – prosegue -. Il risultato è stato che, in alcuni casi, l’aumento dell’imposizione con l’introduzione delle nuove tasse locali, a cominciare dalla Tares, ha raggiunto il 400% rispetto al livello di tassazione precedente».