Cagliari, bimba scomparsa dal 23 dicembre. La madre ora confessa: “L’ho soffocata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2019 - 15:14 OLTRE 6 MESI FA
Cagliari, bimba scomparsa dal 23 dicembre. La madre ora confessa: "L'ho soffocata" (foto Ansa)

Cagliari, bimba scomparsa dal 23 dicembre. La madre ora confessa: “L’ho soffocata” (foto Ansa)

ROMA – “L’ho soffocata io”. Confessione choc della madre della piccola Esperanza, la bimba rom morta a soli 20 mesi di cui si sono perse le tracce il 23 dicembre scorso a Cagliari. Un incendio aveva bruciato la roulotte della famiglia, ma tra le lamiere non erano state trovate tracce del corpicino.

E ora, dopo mesi di indagini, la madre ha confessato.

La donna è in carcere a Uta, nella stessa struttura dove è detenuto il marito, Slavko Seferovic, ma all’ennesimo interrogatorio davanti al pm Guido Pani la madre – come riporta oggi il quotidiano L’Unione Sarda – ha cambiato nuovamente versione, auto incolpandosi del delitto. In questi mesi, dopo aver cambiato numerosi avvocati, la coppia aveva fornito prima durante le indagini sulla scomparsa poi dal carcere vari racconti differenti sull’accaduto: avevano detto prima che era stata rapita, poi di aver trovato la bimba nel suo lettino ormai senza vita, poi ancora che era soffocata mentre mangiava e infine aveva incolpato il marito dell’omicidio.

Il pm Guido Pani e la Squadra mobile della Questura di Cagliari stanno per chiudere comunque le indagini: al momento entrambi i genitori sono accusati di omicidio volontario, incendio (per il rogo che ha distrutto la roulotte) e distruzione di cadavere. Tra le tante versioni fornite in questi mesi, i due genitori avevano detto di aver messo il corpo della figlia in un frigo e poi gettato nella discarica di Dolianova, poi di averlo bruciato sulla Pedemontana. Il padre, dal canto suo, aveva detto che la figlia era morta mentre lui era via a fare la spesa. L’ultima, l’ennesima confessione choc della donna, ora è al vaglio degli inquirenti che proseguono gli accertamenti.

Fonte: Ansa, L’Unione Sarda.