Cairo Montenotte, 180 allievi della Scuola Penitenziaria intossicati. Sotto accusa l’acqua delle cisterne

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2018 - 07:44 OLTRE 6 MESI FA
Cairo-Montenotte-intossicati

Cairo Montenotte, 180 allievi della Scuola Penitenziaria intossicati. Sotto accusa l’acqua delle cisterne

CAIRO MONTENOTTE (SAVONA) – Allievi della Scuola Penitenziaria intossicati a Cairo Montenotte (Savona): sono 188. Nel mirino l’acqua nelle cisterne, che avrebbe causato la gastroenterite.

E’ successo all’interno della caserma di Polizia penitenziaria dove si trova la scuola che forma i futuri agenti. E la colpa è di un batterio galeotto che avrebbe infiltrato l’acqua nei cassoni che alimentano i rubinetti della caserma provocando una tossinfezione generalizzata: i due terzi degli occupanti della caserma sono finiti così sotto cure mediche, 20 sono stati ricoverati e poi dimessi.

Tutto è successo la sera di martedì 9 gennaio, poco dopo le 20: i primi allievi hanno cominciato a accusare sintomi di una gastroenterite acuta. In poco tempo, e uno dietro l’altro si sono sentiti male in 100, poi 150 fino all’esorbitante numero di 180. Venti di questi avevano sintomi talmente gravi da venir trasportati d’urgenza all’ospedale.

Visto l’alto numero di malori i medici del servizio d’emergenza hanno allestito sul posto un punto di primo intervento. In un primo momento si è sospettata un’epidemia influenzale, evenienza che però i medici escludono. Poi, siccome da alcuni rubinetti in città è uscita acqua marrone, si teme che sia stato contaminato l’acquedotto comunale. Escluso anche quello: il maltempo dei giorni scorsi ha ‘sporcato’ un po’ l’acqua ma tutto si risolve in poco tempo.

Scagionato anche l’acquedotto resta un terzo terribile dubbio: venerdì scorso a Cairo c’è stato un grande incendio in un deposito di rifiuti. Bruciando, gomma e plastiche potrebbero aver provocato diossine. Come sempre succede in casi come questo, si diffonde il panico nella piccola comunità savonese. Ma le analisi smentiscono anche questa evenienza e il fenomeno dell’acqua marrone dai rubinetti non è da associare alla intossicazione di massa.

Dunque il ‘killer’ intestinale dei 180 allievi agenti è nascosto in caserma e viene scoperto poco dopo: si tratta di una contaminazione batterica dell’acqua potabile filtrata e contenuta nelle cisterne che riforniscono i rubinetti nella scuola.

“Mi sento di poter escludere ogni collegamento con altri episodi che si sono verificati su questo territorio negli ultimi giorni – ha detto l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale -. Voglio rassicurare la popolazione: si tratta di un evento cosiddetto ‘di comunità’, circoscritto al sito della scuola. Non c’è dunque alcun pericolo per i cittadini di Cairo”. Allarme rientrato per la popolazione, ora si provvede alla disinfezione dei cassoni idrici.