Calabria, muore a casa perché non c’è posto negli ospedali. Il figlio: “Mandati fuori regione”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Marzo 2014 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA

Calabria, muore a casa perché non c'è posto negli ospedali. Il figlio: "Mandati fuori regione"COSENZA – E’ stato per due giorni nel pronto soccorso dell’ospedale di Castrovillari ma in tutta la Calabria non c’erano posti per ricoverarlo. Il protagonista è un uomo di 97 anni il cui figlio ha deciso di riportare volontariamente il padre a casa dove è morto.

L’episodio è stato raccontato dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il quale è stato informato dell’accaduto dal figlio dell’anziano deceduto.

Mentre il novantasettenne era nel pronto soccorso per una insufficienza renale, i medici hanno informato il figlio che avrebbe potuto ricoverare il padre a Salerno, Matera oppure in Sicilia. L’uomo, considerata l’età del genitore, ha però deciso di riportalo volontariamente a casa.

Sull’accaduto il figlio dell’anziano non ha presentato nessuna denuncia. “Al figlio dell’anziano – racconta Corbelli – i medici hanno riferito che non c’era posto in nessun ospedale calabrese e che sarebbe dovuto andare a Salerno, Matera o in Sicilia. L’anziano è deceduto ieri nella sua casa in provincia di Cosenza. La triste e tragica storia di questo anziano dà una idea di come è ridotta oggi la sanità nella nostra regione. Questo anziano è stato ricoverato per alcuni giorni in pronto soccorso, in un ospedale della provincia di Cosenza. Successivamente a causa della impossibilità di trovare un posto disponibile quest’uomo è ritornato a casa”.

“Non si è riusciti a trovare un posto disponibile – aggiunge – in tutti gli ospedali della Calabria per un uomo gravemente malato. Aveva 97 anni. Ma non per questo, per la sua età, aveva perso il diritto all’assistenza, alla salute e alla vita”.