Calabria. Sindaco occupa scuola “accompagnato” dai nonni di Acquaformosa

Pubblicato il 17 Settembre 2010 - 13:54 OLTRE 6 MESI FA

Giovanni Manoccio

Il sindaco di Acquaformosa, piccolo centro arbereshe del cosentino, alle falde del Pollino, Giovanni Manoccio, si è fatto ”accompagnare” dai nonni per mettere in atto la protesta annunciata da tempo: l’occupazione dell’istituto scolastico del paese. Per il primo cittadino si tratta di un gesto simbolico teso a ”richiamare l’attenzione sul momento drammatico che sta vivendo la scuola italiana”.

Ad Acquaformosa, in particolare, la protesta nasce dalla decisione del dirigente scolastico provinciale di formare una pluriclasse di 23 alunni di prima e seconda media. Una decisione, è stato detto dai manifestanti, ”in netta discordanza con le norme del Decreto Gelmini che prevede, invece, la formazione di una pluriclasse composta da non più di 18 alunni”.

Alla protesta hanno aderito anche i nonni del paese che già due anni fa furono protagonisti di un’altra iniziativa per salvare la scuola: una trentina di loro si iscrisse alle classi frequentate dai nipotini per manterene il numero delle iscrizioni entro i limiti previsti dalla riforma. Venerdì 17 settembre, gli stessi nonni hanno sottolineato l’intervento di Manoccio con un grande applauso. ”Siamo qui – hanno detto – perché la nostra scuola non deve morire e i nostri nipoti devono poterla frequentare. Quello che si sta consumando è un vero e proprio sopruso”.

Dal canto suo, il sindaco, ha ricordato come la situazione che si sta vivendo ad Acquaformosa, non è dissimile a quanto sta accadendo in molti altri piccoli centri della regione. ”Cosa vogliono ottenere – ha detto – impedire l’accesso all’istruzione?”.