Calamità naturali, stop risarcimenti: ma Assicurazioni non fanno polizze

Pubblicato il 2 Aprile 2012 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lo Stato non risarcisce più i danni dovuti alle calamità naturali e impone ai cittadini di assicurarsi per conto loro, ma come emerge da un’inchiesta del ‘Gazzettino’,n farlo è difficilissimo. Sono poche, infatti, le compagnie disposte ad assicurare ad esempio una casa costruita in una zona “pericolosa”: vicino a un fiume o su una montagna friabile.

Vediamo qualche esempio riportato dal Gazzettino:

La Reale Mutua di Treviso risponde «sì, ma vi possiamo offrire una copertura a parte la cui concessione sarà decisa dalla direzione generale dell’agenzia». È lo standard nella stragrande maggioranza delle telefonate. «Inoltre bisogna compilare un questionario in cui specificare la tipologia di rischio, dove si trova l’abitazione, la vicinanza a corsi d’acqua». Se si rientra in una “zona a rischio” secondo le mappe della protezione civile, addio assicurazione.

La Fondiaria-Sai, via Barberia (Treviso) spiega che «non esiste una polizza che garantisca a tutto tondo gli eventi catastrofali; c’è però un contratto in caso di distruzione del fabbricato assicurato o se la sua stabilità è compromessa prevede un’indennità straordinaria». Ossia 10mila euro; si sale a 15mila se nel pacchetto si fa rientrare anche la protezione contro “furto e rapina”.

Altro tentativo in terra trevigiana, a Silea con la Zurich di via XXV Aprile. Anche qui la risposta è «sì, compilando un questionario che sarà valutato dai dirigenti a Milano. Però se la sua casa è vicino ad un argine e sotto il livello del fiume le dico già che la risposta sarà no».

Nel Padovano, Fata assicurazioni di via Vigonovese. Un “sì” seguito da una serie di “ma”: «C’è una polizza, ma la richiesta viene sottoposta alla direzione. Per capirci: se nella zona della sua casa c’è già stata un’alluvione, non si può assicurare; se sono stati fatti dei lavori dai Comuni per sistemare gli argini a rischio, forse». Le filiali di Itas e Ina Assitalia sembrano aver imparato lo stesso testo.

Sara Assicurazioni, via Ca’ Marcello a Mestre: «No, ci spiace, non facciamo polizze di questo tipo». Neanche come estensione? «Non è un’offerta che facciamo ai nuovi clienti. E anche in quel caso serve l’approvazione della direzione centrale. La copertura del danno? Dipende dal valore della casa e dalla cifra che intende assicurare».

Uniche due eccezioni, scrive Il Gazzettino, sono la Postaprotezione casa, polizza di Poste Italiane, che assicura dai rischi legati a “terremoti, valanghe, slavine, inondazioni, alluvioni”, con una franchigia di 2.600 euro e la Genertel, compagnia online, che ha introdotto la protezione dai danni dalle calamità naturali. Per un’abitazione di 100 metri quadri il premio va mediamente da 438 euro a 594 in provincia di Venezia, da 366 a 522 in provincia di Padova e da 417 a 537 euro in provincia di Treviso.