Caldo killer, Arpa: “140 morti in 22 giorni per afa, decine di interventi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Luglio 2015 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA
Caldo killer, Arpa: "140 morti in 22 giorni per afa, decine di interventi"

Caldo killer, Arpa: “140 morti in 22 giorni per afa, decine di interventi”

TORINO – Sono 140 gli anziani morti in appena 22 giorni a Torino a causa dell‘ondata di caldo che si è abbattuta sull’Italia. L’Arpa, agenzia per l’ambiente, ha lanciato un allarme spiegando che il tasso di mortalità tra gli over 65 è aumentato del 29% a Torino e anche il 118 ha registrato una crescita degli interveniti causa afa.

Carlotta Rocci su Repubblica nell’edizione di Torino spiega che i decessi collegati al caldo sono in aumento tra gli anziani, soprattutto quelli con problemi di salute cronici:

“In questi giorni le morti sono aumentate rispetto alla media che ci si attenderebbe per il periodo – spiega Renata Pelosini, dell’Arpa – Un dato netto lo avremo solo alla fine del periodo di caldo”.

Almeno fino al 25 luglio non è previsto un cambiamento radicale delle condizioni meteo: “E’ possibile che il prossimo dato che avremo, relativo alle ultime settimane sia ancora superiore”, commenta Perosini.

Anche gli interventi del 118 sono aumentati del 10-15%, spiega l’Arpa Piemonte:

“Soprattutto codici verdi dovuti a malori o a svenimenti causati dal caldo”, spiegano dalla centrale. Non sono solo l’età e un quadro clinico già compromesso a esporre a rischi maggiori gli anziani: spesso anche la solitudine gioca un ruolo fondamentale. Anziani soli e in difficoltà non sanno a chi chiedere aiuto. Anche per questo il Comune ha potenziato i servizi creando una task force di volontari che offre aiuto a domicilio.

E il caldo non è un rischio solo per la salute: le alte temperature aumentano la produzione di ozono. Tutto il Piemonte è ad un livello di allerta 2 su una scala di tre livelli. A Verbania nei giorni scorsi è stato superato il limite orario d’allerta fissato a 300 microgrammi per metro cubo. Comincia a destare qualche preoccupazione anche il livello dei fiumi, sempre più bassi a causa della siccità”.