Caltagirone, 13enne in gita cada da scalinata: è in coma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Aprile 2016 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA
Caltagirone, 13enne in gita cada da scalinata: è in coma

Caltagirone, 13enne in gita cada da scalinata: è in coma

CALTAGIRONE – Uno studente palermitano di 13 anni, della scuola media Cipolla è caduto ieri sera dalla scalinata di santa Maria del Monte, meta turistica di Caltagirone (in provincia di Catania), riportando un’emorragia cerebrale. Il ragazzino è stato portato con l’elisoccorso nell’ospedale Villa Sofia a Palermo e ora è in coma farmacologico.

“Ieri era il primo giorno di gita – dice il direttore amministrativo della scuola Cipolla, citato dall’Ansa – Ancora non abbiamo le relazioni ufficiali, ma dalle prime notizie sappiamo che il ragazzo è caduto dalla scalinata, battendo violentemente la testa”. ”In ospedale è stata effettuata una Tac. E’ stata rilevata una emorragia – spiegano da Villa Sofia – ma non è diffusa. Il bambino è tenuto sotto stretto controllo”. I medici si sono riservati la prognosi. Il preside della scuola insieme ad un insegnante sono rimasti tutta la notte in ospedale per stare vicini ai genitori e avere notizie sulle condizioni del ragazzino. Sull’incidente indagano i poliziotti che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto.

Aggiunge Monica Panzica su Live Sicilia:

Con i suoi compagni era arrivato soltanto da alcune ore a Caltagirone, in provincia di Catania. Dalla scuola media Cipolla di Palermo era partito a bordo di un pullman e nel pomeriggio le classi erano giunte nella cittadina famosissima per la produzione di ceramiche.

La tragedia si è sfiorata durante una delle tappe “obbligate” nel noto centro, quella della Scalinata di Santa Maria del Monte, quando un tredicenne è caduto, battendo violentemente la testa. Un incidente che ha trasformato ore di spensieratezza in un incubo ed ha gettato nel panico compagni ed insegnanti, che hanno immediatamente lanciato l’allarme al 118, intervenuto sul posto con l’elisoccorso.

Il bambino è stato trasportato all’ospedale di Villa Sofia, a Palermo, perché le sue condizioni sono subito apparse gravi.