Camilla Canepa: sequestrato il certificato anamnestico compilato prima del vaccino AstraZeneca

di Daniela Lauria
Pubblicato il 12 Giugno 2021 - 17:40 OLTRE 6 MESI FA
Camilla Canepa: sequestrato il certificato anamnestico compilato prima del vaccino AstraZeneca

Camilla Canepa: sequestrato il certificato anamnestico compilato prima del vaccino AstraZeneca (Foto Ansa)

Sequestrato il certificato anamnestico di Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante morta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. 

I carabinieri del Nas hanno notificato all’Asl 4 un ordine di esibizione e sequestro del certificato che Camilla ha compilato prima di ricevere la dose. Il documento, che si trova sotto sequestro negli uffici dell’Asl4, verrà consegnato agli inquirenti lunedì.

Secondo quanto appreso, la procura vuole verificare se nel documento sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria citata anche nei documenti già in possesso degli inquirenti o l’assunzione di farmaci a base ormonale. 

Camilla Canepa aveva una malattia autoimmune: era sottoposta a terapia ormonale

Nella cartella clinica acquisita nel piccolo ospedale di Lavagna, dove Camilla Canepa è stata ricoverata il 3 giugno, gli investigatori hanno scoperto che la ragazza era affetta per ereditarietà da piastrinopenia immune e che aveva assunto farmaci ormonali.

La malattia implica un basso livello di piastrine nel sangue, forse un fattore di rischio da tener presente prima della vaccinazione. Ma il nesso è ancora da stabilire.

Anche quattro giorni dopo aver ricevuto la dose di Vaxzevria, Camilla aveva assunto un farmaco specifico a base di ormoni. E’ stata dimessa dopo l’osservazione e le analisi del caso. Poi però la corsa al San Martino, gli interventi e il tragico epilogo.

Camilla Canepa, la lettera del Cts alle Regioni

Tra la documentazione che la procura di Genova vuole acquisire per fare luce sulla vicenda di Camilla Canepa, c’è anche la lettera del Comitato tecnico scientifico inviata alle regioni che avevano deciso di procedere con gli open day.

In quella lettera il Cts “non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate iniziative quali i vaccination day”. Nello stesso documento, però, i tecnici sottolineano anche che “occorre completare la vaccinazione dei soggetti vulnerabili e over 60 ancora non coperti per una percentuale che non può essere trascurata”.

Gli investigatori dei Nas stanno concentrando l’attenzione anche su quanto successo all’ospedale di Lavagna dove la ragazza è stata ricoverata il 3 giugno. Camilla Canepa era arrivata con un forte mal di testa e con fotosensibilità.

Proprio qui i medici scrivono nella cartella clinica alla voce “anamnesi patologica remota” che la giovane ha cisti ovariche e piastrinopenia autoimmune familiare. Mentre nell’anamnesi patologica prossima segnano i due farmaci assunti per curare le cisti.

Martedì i magistrati daranno l’incarico per l’autopsia al medico legale Luca Tajana e all’ematologo Franco Piovella.