Camorra, arrestato Michele Zagaria

Pubblicato il 7 Dicembre 2011 - 12:02 OLTRE 6 MESI FA

Michele Zagaria nell'identikit della polizia

NAPOLI – Il superboss del clan dei Casalesi, Michele Zagaria, è stato arrestato. A porre fine alla sua latitanza un’operazione congiunta di polizia e carabinieri coordinati dal pool di magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

L’ultimo capo della cosca casertana è stato scovato dalla squadra Mobile di Caserta all’interno di un covo individuato sin dai giorni scorsi in un fondo agricolo di via Mascagni, una traversa di via Crocelle nel cuore della sua Casapesenna, dove gli investigatori erano sicuri si nascondesse la primula rossa della feroce organizzazione criminale.

Michele Zagaria, di 53 anni, era latitante dal 1995, ricercato per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, rapina e altri reati. L’8 febbraio 2000 erano state diramate ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini dell’estradizione.

Il superboss si è arreso, segnalando così la sua presenza nel bunker sotterraneo, quando si è visto accerchiato dagli agenti e dopo che questi hanno tolto la corrente elettrica lasciandolo al buio.  Gli investigatori avevano individuato la villetta sotto la quale si celava il bunker, e hanno poi cominciato a scavare per individuare la posizione del covo.

Dopo 3-4 ore di lavoro, svolto con trapani e trivelle, è stato lo stesso Zagaria – che grazie alle telecamere installate a protezione del bunker si era accorto da subito della presenza della polizia – a segnalare la propria presenza, arrendendosi quando ha capito che non c’erano possibilità di scampo e spaventato per la mancanza di elettricità.

Le prime parole che il boss Michele Zagaria ha rivolto ai magistrati della Dda che l’hanno raggiunto nel bunker sono state ironiche: ”Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”.

Le reazioni. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, informato a Milano dell’arresto del boss Zagaria, ha espresso vivo apprezzamento ”per l’importante risultato conseguito nel contrasto alla criminalità organizzata”.

L’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, su cui pende una richiesta di arresto, ha detto: ”La cattura di Zagaria è un segnale tangibile di come possiamo estirpare la camorra e ridare ai nostri territori martoriati coraggio e dignità”.

”Mi complimento con le forze dell’ordine che ancora una volta hanno dimostrato di essere il fiore all’occhiello della nostra democrazia. Ne approfitto per ribadire la mia piena fiducia, qualora ce ne fosse bisogno, nella magistratura e nella giustizia italiana. In nome di questa fiducia e del rispetto che nutro ho deciso di rimanere in silenzio dinanzi all’ennesimo colpo per permettere che i magistrati siano gli unici miei interlocutori in questa fase”, prosegue Cosentino.

”Mi scuso con la stampa e con i cittadini, ma è necessario uscire dal circo mediatico a causa di una parte minoritaria e risibile della magistratura che cerca fama attraverso la mia persona e la posizione politica che i miei tanti elettori hanno voluto conferirmi. E’ soprattutto per loro, secondi solo ai miei figli, che andrò avanti con forza nella ricerca della verità e di una giusta giustizia”, conclude la nota.

Come mi ha insegnato il mio maestro Franco Roberti, è finita”: il pm della Dda di Napoli Catello Maresca si è rivolto così, nel bunker di Casapesenna, al boss Michele Zagaria, appena arrestato, ricordando l’ex capo dei magistrati antimafia di Napoli, oggi alla guida della procura di Salerno. ”E’ finita”, ha convenuto il boss.

Il procuratore capo di Napoli, Giovandomenico Lepore ha commentato l’arresto di Zagaria dicendo: ”Un meraviglioso regalo, hanno mantenuto la promessa”: così iha commentato l’arresto del superlatitante della camnorra Michele Zagaria. Lepore il 9 dicembre saluterà i colleghi e andrà in pensione dopo sette anni di incarico. ”Ringrazio tutte le forze dell’ordine e i miei sostituti: mi avevano promesso questo arresto e hanno mantenuto l’impegno”.