Camorra: Casalesi, 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere

Pubblicato il 31 Luglio 2010 - 10:18 OLTRE 6 MESI FA

I carabinieri del Comando provinciale hanno eseguito 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una misura cautelare di “divieto di dimora” nelle province di Caserta e Napoli, emesse dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, neiconfronti di altrettanti elementi di vertice della fazione “Ucciero” del clan dei Casalesi, operante nella zona di Villa Literno.

L’accusa per tutti è di associazione mafiosa, porto e detenzione illegale di armi ed estorsione. Le indagini, avviate nel settembre 2009 in seguito all’arresto di due affiliati bloccati mentre ritiravano il rateo estorsivo di Ferragosto all’interno di un cantiere edile, hanno accertato la recente costituzione del clan Ucciero, definito, spiegano gli investigatori, in seguito ad un’alleanza, stretta all’interno del carcere di Melfi, da Massimo Ucciero, detto ‘capaspaccata’, con affiliati ad altre fazioni del clan dei Casalesi.

Si tratta – secondo le indagini – di una nuova ”formazione” camorristica, nata dalle ceneri della vecchia fazione dei Tavoletta-Ucciero, quest’ultima per anni al centro di una sanguinosa guerra di camorra con l’altra fazione guidata da Francesco Bidognetti, detto “cicciotte e mezzanotte”, per il controllo delle attività illecite nella zona di Villa Literno.

Tra i personaggi di spicco del nuovo gruppo Giuseppe Dell’Aversano, detto ”Peppe o’ diavolo”. Le estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti della zona di Villa Literno e di parte del litorale Casertano – secondo quanto accertato da carabinieri e Dda – venivano pianificate dai capi detenuti mediante il passaggio di ordini agli affiliati liberi attraverso i “pizzini” consegnati ai familiari nel corso dei colloqui in carcere. Durante le indagini i carabinieri hanno anche sequestrato varie armi e munizioni.