Camorra: indagati venti funzionari comunali di Castel Volturno. Tra loro l’ex sindaco

Pubblicato il 15 Novembre 2010 - 08:03 OLTRE 6 MESI FA

La Squadra Mobile di Caserta ha eseguito nelle prime ore di oggi, 15 novembre, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre esponenti della fazione del clan dei Casalesi, guidata da Francesco Bidognetti detto ”Cicciotto ‘e mezzanotte”, accusati di partecipazione ad associazione mafiosa e violenza privata aggravata dal ricorso al metodo mafioso.

Tra gli arrestati c’è anche Giuseppe Setola, capo dell’ala stragista del clan e accusato della strage degli immigrati del settembre 2008, che costò la vita a sei immigrati africani. Gli altri due sono Davide Granato, imputato anche lui per la stessa strage, e Tammaro Diana, titolare del “Top Market” e del supermercato “Giolì” di Villa Literno e Castelvolturno.

Sono, invece, al momento solo indagati venti funzionari comunali, tra cui l’ex sindaco Castelvolturno Francesco Nuzzo, inquisito per falso e abuso d’ufficio, e l’attuale sindaco Antonio Scalzone, oltre a impiegati e appartenenti al corpo della polizia municipale.

I provvedimenti sono stati emessi a conclusione di indagine sull’attività intimidatoria posta in essere, nell’autunno di due anni fa, da uno dei destinatari delle tre ordinanze cautelari, il capo dell’ala stragista della cosca, Giuseppe Setola, nei confronti di amministratori del comune di Castel Volturno (CE) al fine di condizionarne le scelte nell’aggiudicazione dei lucrosi appalti previsti per il risanamento del litorale domitio.

Oltre 20 persone, tra amministratori e pubblici ufficiali, risultano indagate a vario titolo di concorso in associazione di stampo mafioso, abuso d’ufficio, falso ideologico e materiale, in relazione ad una serie di condotte illecite posto in essere, tra il 2004 e 2008,” al fine di agevolare e consentire l’esercizio abusivo di una struttura ricettiva risultata appartenente ad un imprenditore organico al clan dei casalesi, poi divenuto collaboratore di giustizia.

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