Roma, giallo sui rincari ai biglietti dei bus. Il Campidoglio: “Costerà 1,50 euro”, ma Alemanno smentisce

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 21:09 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Alemanno

Aumento del biglietto del bus e delle rette degli asili nido comunali in base al reddito e al quoziente familiare. Sono queste due delle misure allo studio del Campidoglio per far quadrare i conti di un bilancio che se la deve vedere con un periodo di ristrettezze. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno tuttavia ha smentito che nel bilancio 2010, attualmente in fase di approvazione, sia previsto un aumento dei biglietti per bus e metro.

Alla vigilia della discussione e della votazione sul bilancio 2010 e dopo l’annuncio da parte del sindaco Alemanno di un ritiro di due giorni per la maggioranza capitolina, spunta però l’ipotesi di rincari che, sebbene non portino diretti introiti nelle casse del Comune, ne alleggeriscono le spese. D’altronde, che sarebbe stata una manovra difficile lo ha detto anche il sindaco Alemanno che oggi ha sottolineato come “non basta un bilancio di risanamento quale quello del 2010, ci vuole anche una centralità diversa per essere più austeri e fare sviluppo coinvolgendo la società civile”.

E quindi, sebbene l’aumento del biglietto non serva direttamente a rimpinguare le casse comunali, è anche vero che sgraverebbe il Campidoglio dal peso di aziende con i conti in bilico. Che il biglietto di bus e metro sarebbe aumentato, è già stato scritto nero su bianco in una delibera di consiglio comunale del marzo 2009 che rimanda al piano industriale dell’Agenzia della Mobilità. Già nel 2008 l’Atac aveva consegnato all’assessore alla mobilità Sergio Marchi uno studio nel quale veniva previsto come possibile un aumento a 1,50 euro per un biglietto valido 90 minuti.

E questa dovrebbe essere la proposta più accreditata tra quelle che il Campidoglio porterà alla Regione Lazio, unico ente che ha il potere di ratificare gli aumenti del Biglietto integrato, ovvero quello che da diritto ad usufruire della rete di trasporto pubblico per 75 minuti. I rincari, però, escluderebbero gli abbonamenti il cui costo rimarrebbe invariato. L’aumento dovrebbe essere effettivo dal 2011. Per quanto riguarda, invece, le rette degli asili nido, gli aumenti dovrebbero colpire i redditi medi calcolati su base Isee e potrebbero arrivare fino al 50% in più. In questo modo si potrebbero aggiornare i costi delle rette bloccate da 10 anni.