Candida Auris, cos’è e quali sono i sintomi del fungo killer che ha contagiato e ucciso un 70enne a Mestre

Un 70enne che aveva contratto la Candida Auris in Kenya è morto all'ospedale di Mestre. Si tratta del primo caso registrato in Veneto.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2022 - 09:33 OLTRE 6 MESI FA
Candida Auris, cos'è e quali sono i sintomi del fungo killer che ha contagiato e ucciso un 70enne a Mestre

Candida Auris, cos’è e quali sono i sintomi del fungo killer che ha contagiato e ucciso un 70enne a Mestre (foto d’archivio Ansa)

Si chiama Candida Auris, resiste a ogni tipo di antibiotico, è altamente contagiosa e ha una mortalità tra il 20 e il 70%. 

Un 70enne, che aveva contratto il “fungo killer” in Kenya, e poi trasportato in condizioni gravissime in Italia, è morto tre giorni fa all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Si tratta del primo caso registrato in Veneto. La storia dell’uomo è raccontata dal Corriere Veneto.

La ricostruzione

Il settantenne ha contratto il virus durante un soggiorno in Kenya. Prima dei problemi ai calcoli renali, poi il ricovero in una clinica locale. Nella clinica locale però le condizioni anziché migliorare continuavano a peggiorare di giorno in giorno e per questo la famiglia ha prima chiesto e poi ottenuto il trasferimento urgente in Italia.

A Mestre i medici hanno eseguito tutti i test possibili fino alla scoperta: l’uomo aveva contratto la Candida Auris. Molto probabilmente il contagio era avvento nella clinica locale.

Cos’è la Candida Auris

“Può colonizzare la cute delle persone e contamina superfici e ambiente — aveva spiegato alla scoperta dell’ingresso della Candida Auris in ospedale il direttore della Microbiologia dell’Angelo Claudio Scarparo —. È difficile da eradicare perché è resistente agli antisettici comuni, in Liguria ci hanno messo due anni per liberarsene”.

Il virus ha una mortalità tra il 20 e il 70 per cento, è resistente ad ogni tipo di antibiotico ed è molto contagioso. 

Quali sono i sintomi? Le infezioni da Candida Auris sono accompagnate da bruciore, difficoltà a deglutire, dolori muscolari, febbre e affaticamento. Occorre segnalare che la cute e altri siti corporei possono essere colonizzati anche in assenza di segni e sintomi.

“In Italia dal 2019 — si legge in una circolare del Ministero — sono stati descritti e notificati sia casi importati che autoctoni di colonizzazione o infezione, per un totale di circa trecento casi. Si raccomanda di seguire quanto più attentamente possibile le indicazioni per la riduzione del rischio, il riconoscimento, l’informazione ai soggetti coinvolti e la gestione dei casi di Candida Auris”.