Biscotti, patatine, cereali e altri alimenti che contengono thc, uno dei principi attivi della cannabis, venduti in confezioni del tutto identiche ad altre legali presenti in commercio. A lanciare l’allarme nella giornata di ieri, venerdì 14 ottobre, è l’Istituto Superiore di sanità e il Dipartimento politiche antidroga.
Iss e Dipartimento antidroga hanno fatto scattare un””Allerta di Grado 1″. Il problema è stato segnalato alle Regioni, all’Aifa, al ministero alla Salute e ai referenti regionali per le tossicodipendenze. Il rischio riguarda soprattutto i bambini. “Si segnala il potenziale pericolo per consumatori ignari, anche bambini, che potrebbero assumere tali alimenti, del tutto identici ad altri legali presenti in commercio”, scrive l’Iss.
Biscotti e patatine con thc, il principio della cannabis: la scoperta a Bolzano
A far partire l’allerta è stato un sequestro avvenuto a Bolzano. Qui, un uomo è stato trovato in casa con molte confezioni di biscotti al cioccolato, di cereali, caramelle e patatine a base di thc. Si tratta di cose che si acquistano online. Non è ancora chiaro però se la persona volesse poi commerciarle o meno.
Al di là del sequestro, l’allarme su questi prodotti reperibili su internet è europeo. Scrive infatti l’Istituto Superiore di sanità: “Destano particolare preoccupazione le esposizioni pediatriche a questi prodotti. I bambini possono soffrire di eventi avversi gravi e prolungati dopo l’ingestione di thc. In alcuni casi tali prodotti sono già stati collegati a gravi intossicazioni non letali in Europa”. prodotti del genere sono stati infatti segnalati in Irlanda, Svezia, Regno Unito ed anche fuori dall’Europa, esattamente in Stati Uniti e Canada.
Alimenti identici a quelli che vengono consumati dai bambini
Questi alimenti sono identici a quelli che vengono consumati prevalentemente dai bambini. Se vengono assunti in via orale, il thc “può provocare insorgenza ritardata e maggiore durata degli effetti rispetto all’assunzione per inalazione. Una preoccupazione legata a questi prodotti commestibili è il rischio di esposizione involontaria. I consumatori che non sono consapevoli di consumare alimenti contenenti cannabis o che non sono consapevoli dell’insorgenza ritardata dei loro effetti avversi possono consumare quantità eccessive di thc, aumentandone il rischio”.
I problemi possono essere di cardiotossicità, ipotensione e neurotossicità “soprattutto nei bambini. Per loro le manifestazioni cliniche da intossicazione sono caratterizzate da letargia, atassia (un disturbo della coordinazione dei movimenti ndr), allucinazioni, depressione respiratoria, riduzione dello stato di coscienza, convulsioni, tachicardia”. In casi più gravi si può arrivare anche al coma, spiega ancora l’Iss.
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