Caos treni: ritardi e scioperi scatenano la rabbia dei pendolari

di Marco Maimeri*
Pubblicato il 29 Gennaio 2010 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

Tratta Trieste-Venezia: oltre ai ritardi, anche gli scioperi

Ai ritardi quotidiani diventati ormai un’abitudine si è aggiunto uno sciopero di quattro ore indetto dall’Organizzazione dei Sindacati Autonomi delle Ferrovie: a questo punto, i passeggeri in attesa a San Donà e diretti a Mestre e Venezia hanno “assaltato” un Euronight proveniente da Budapest che copriva la stessa tratta. In teoria, però, avrebbero dovuto pagare un supplemento. È stato il caos.

I pendolari hanno vissuto e raccontato la solita, ennesima giornata difficile sul fronte degli spostamenti. Non bastavano i ritardi consueti, questa volta alcuni treni non sono proprio partiti a causa di uno sciopero indetto dai macchinisti dell’Orsa. Braccia incrociate dalle 21 della sera prima alle 18 del giorno stesso. Per Trenitalia però erano state garantite almeno le fasce orarie dalle 6 alle 9, peccato che i treni non si siano visti. E la rabbia è montata. All’ordinaria disperazione di quei pendolari che utilizzano ogni giorno la linea Trieste-Venezia, gremita di gente fin dalle 7 del mattino, si sono aggiunte le minacce di alcuni passeggeri saliti a San Donà e diretti nel capoluogo veneto: la protesta ha investito anche un controllore.

I fatti. Il regionale delle 7.03 a San Donà diretto a Venezia era in ritardo di 20 minuti e la gente ha cominciato a innervosirsi. Alcuni si sono lamentati a voce alta ma si pensava fosse la solita scena di tutti i giorni. La maggior parte dei pendolari, infatti, non ha fatto altro che abbassare gli occhi, rassegnata. Ecco però arrivare un treno, un Euronight proveniente da Budapest atteso per le 6.40 ma, a causa di 20 minuti di ritardo, entrato in stazione alle 7 in punto. Ai pendolari probabilmente è apparso come il treno della salvezza: interi corridoi liberi per poter stare comodamente in piedi fino a destinazione. Quelli che avevano maggiore fretta si sono accalcati all’entrata senza pensare neanche al supplemento.

Quando però l’Euronight stava percorrendo il tratto che da Quarto d’Altino arriva a Mestre uno zelante controllore ha iniziato a chiedere i supplementi, oltre ai biglietti, ed è stato il caos. Tutta l’esasperazione dei passeggeri è esplosa con veemenza, in quattro o cinque, privi della prova del sovrapprezzo per l’Euronight, si sono rifiutati di fornire i documenti, al fine di non essere multati. Sono volate male parole contro la gestione fallimentare delle ferrovie da parte della Regione ma anche contro quel controllore che, suo malgrado, tentava di fare solo il proprio lavoro. Ci sono stati momenti di forte tensione e si è quasi sfiorata la rissa: l’ufficiale delle ferrovie ha perciò deciso di avvisare gli agenti della polizia ferroviaria che hanno atteso i passeggeri alla fermata di Mestre e lì li hanno multati.

*Scuola di Giornalismo della Luiss