Caporalato al tempo degli smartphone, mandati nei campi con sms: 20€ al giorno

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Dicembre 2013 - 15:16 OLTRE 6 MESI FA
Caporalato al tempo degli smartphone

Caporalato al tempo degli smartphone

BERGAMO – Venti euro al giorno per andare a raccogliere insalata nei campi della pianura bergamasca. Venti euro in nero passati con una stretta di mano dopo una giornata di duro lavoro. Li mandano nei campi con un sms: “Il giorno x al campo y vai a raccogliere l’insalata”. E’ il caporalato al tempo degli smartphone, raccontato dall’Eco di Bergamo che è andato a raccogliere le testimonianze dei braccianti indiani nella Bassa bergamasca.

Non fanno la fila in strada all’alba aspettando il camioncino che li porta a lavorare nei cantieri come i muratori. Il caporalato agricolo nell’era di internet si fa via sms: agli immigrati arriva un messaggino che indica data e luogo della raccolta e loro si presentano quel giorno in quel campo. “Tutto regolare, tutto regolare. Non scrivere che ci pagano in nero, altrimenti è finita…”, dicono terrorizzati al cronista. Hanno paura di non essere più chiamati a lavorare.

Succede in un punto imprecisato della pianura bergamasca: l’Eco di Bergamo non rivela ulteriori dettagli per non mettere nei guai i braccianti. Scrive solo che

il proprietario ha deciso di coltivare non più mais o granoturco, come nella tradizione della nostra Bassa, quanto piuttosto la verdura, soprattutto l’insalata che poi viene venduta ai grossisti, confezionata e piazzata nei supermercati, per comparire infine sulla nostra tavola, magari in occasione del Natale.

Non tutti i giorni però arriva l’sms, chiamano loro, come non tutti i giorni passa la camionetta ad arruolare i muratori nei cantieri. E’ il caporalato al tempo degli smartphone.