Carabiniere punito con giorno di consegna per discussione su Fb, Tar conferma: “Comportamento negligente e scortese”

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Dicembre 2021 - 17:38 OLTRE 6 MESI FA
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Carabiniere punito con giorno di consegna per discussione su Fb, Tar conferma: “Comportamento negligente e scortese” (foto Ansa)

Un Carabiniere ha perso il ricorso al Tar che gli ha “validato” la sanzione disciplinare di un giorno di consegna. L’uomo aveva postato su Facebook una foto che lo ritraeva senza mascherina in piena pandemia. Una delle utenti del social glielo aveva fatto notare e lui aveva risposto consiglando alla donna di consultare una app sugli ortaggi.

Ufficiale dei Carabinieri si vede respingere il ricorso presentato al Tar

L’ufficiale dei Carabinieri è in servizio in provincia di Modena. Il Comando Legione Carabinieri dell’Emilia Romagna, lo scrso settembre, dopo essere venuto a conoscenza della vicenda aveva deciso di punire il comportamento del carabiniere con la sanzione disciplinare di un giorno di consegna.

L’uomo aveva deciso di fare ricorso al Tar. A presentare l’esposto era stato il Nuovo Sindacato Carabinieri. I giudici hanno respinto il ricorso dicendo che il comportamento del carabiniere risultava non consono al suo status di appartenente all’Arma.

Per i giudici “comportamente gravemente negligente, superficiale e scortese”

Queste le motivazioni del ricorso presentato dall’ufficiale. Secondo il suo parere vi era stato “eccesso di potere per travisamento dei fatti ed erroneità dei presupposti poiché il suo intervento sulla piattaforma social era stato decontestualizzato dall’Amministrazione, non avendo essa in alcun modo considerato l’intento goliardico”.

Secondo i giudici, il comportamento è disciplinarmente rilevante. La donna aveva criticato una immagine che ritraeva il militare insieme ad altri colleghi in abiti borghesi. L’ufficiale era senza la mascherina e senza il rispetto del distanziamento. Secondo i giudici il comportamento del militare risulta “gravemente negligente, superficiale e scortese nei confronti dell’utente che con piena ragione ne aveva criticato la condotta”.