Carcere di Noto, colpi alla testa e al volto: detenuti feriscono tre agenti e un ispettore della polizia penitenziaria
La protesta dei sindacati: ''La polizia penitenziaria non può essere considerata come carne da macello a seguito delle politiche scellerate poste in essere all'interno delle carceri''.
Pubblicato il 27 Luglio 2022 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA

Carcere di Noto, colpi alla testa e al volto: feriti tre agenti e un ispettore della polizia penitenziaria (foto Ansa)
Tre agenti e un ispettore della polizia penitenziaria sono stati feriti ieri, martedì 26 luglio, con colpi alla testa e al volto, da detenuti nel carcere di Noto, nel Siracusano. I quattro sono stati medicati nell’ospedale di Avola.
Le parole del presidente della Confederazione dei sindacati penitenziari
“Non si conoscono ancora le cause di tanta violenza – commenta Domenico Nicotra, presidente della Confederazione dei sindacati penitenziari – ma sappiamo con certezza che non saranno gli ultimi. La polizia penitenziaria non può essere considerata come carne da macello a seguito delle politiche scellerate poste in essere all’interno delle carceri. Ogni giorno continuiamo a segnalare le aggressioni nelle carceri nel silenzio più assoluto da parte delle autorità preposte alla tutela del Corpo a partire dalla ministra Cartabia. Attraverso il servizio che abbiamo attivato come sindacato per le “vittime del dovere”- conclude Nicotra – porteremo tutti questi casi al Consiglio Europeo affinché si rendano conto di quanto è grave il loro comportamento”.
Nel 2021 113 aggressioni in Sicilia
Uilpa Sicilia ricorda che “ieri c’è stata una riunione con i sindacati al provveditorato regionale amministrazione penitenziaria della Sicilia per fare un’analisi sulla situazione delle aggressione contro la polizia penitenziaria da parte dei detenuti”.
“Le cifre – aggiunge la segretaria regionale del sindacato – sono spaventose: nel 2021 sono stati 113 le aggressioni con relativi ferimenti del personale di Polizia penitenziaria, e solo nel primo semestre del 2022 le aggressioni e ferimenti sono addirittura 73. Questi dati dovrebbero costringere a fare un passo indietro a quella certa politica del buonismo che ha indotto i detenuti ad aggredire con senso di strafottenza e prepotenza i lavoratori della Polizia penitenziaria, perché – chiosa Uilpa Sicilia – protetti da una scuola di pensiero politica che ha fatto diventare cattivi i poliziotti e buoni i delinquenti”.