Carcere di Regina Coeli: detenuto impiccato alla grata del bagno

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 13 Ottobre 2019 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA
Carcere di Regina Coeli a Roma: detenuto impiccato alla grata del bagno

Un carcere in una foto d’archivio Ansa

ROMA – Ancora un suicidio in cella: un detenuto di 52 anni è stato trovato impiccato nel carcere di Regina Coeli a Roma. Sul posto polizia e polizia penitenziaria. Secondo quanto si è appreso, era impiccato alla grata di un bagno. Sulla vicenda sono in corso indagini. Si ipotizza il suicidio. Era in carcere da aprile 2018 il detenuto suicida. Secondo quanto scrive l’Ansa citando fonti di polizia, sarebbe stato arrestato per tentato omicidio.

Carcere: lo yoga fa bene ai detenuti.

La pratica dello yoga applicata alle carceri. In occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione in Carcere, il 13 ottobre, da uno studio emerge che fare yoga è uno strumento ideale per la riabilitazione fisica e mentale dei detenuti: la disciplina infatti è in grado di migliorare l’umore e lo stato di salute mentale in cella, ridurre la propensione a comportamenti aggressivi e antisociali dei carcerati e di far calare il tasso di recidiva.

Il percorso che i detenuti devono affrontare per avere nuovi contatti con l’ambiente esterno ed essere reinseriti nella società è alle volte lungo e tortuoso anche per via di numerosi problemi psicologici. Basti pensare che secondo i dati del Ministero della Salute il 40% dei reclusi soffre di disturbi psichici, causati da forme di dipendenza da sostanze, problemi nevrotici e di adattamento.

In una ricerca della Oxford University e rilanciata dalla BBC, sessioni prolungate di yoga in carcere aiutano a migliorare lo stato di salute mentale dei detenuti, alleviando i livelli di ansia e depressione, e portano a un calo della recidiva. Pratica che potrebbe tornare utile alle oltre 50mila persone che affollano le carceri italiane, secondo i dati ISTAT, e al 68% di coloro che tendono nuovamente a finire tra le sbarre ripetendo gli stessi errori. Ma non è tutto, perché da una ricerca della Washington State University e pubblicata su Science Daily praticare yoga in carcere aiuta i detenuti nel creare relazioni più sane con i compagni di cella, aumenta la loro sensazione di autostima e riduce la propensione a comportamenti aggressivi e antisociali. (Fonte Ansa).