Le carceri italiane sono tra le più affollate d’Europa, peggio di noi solo la Bulgaria

Pubblicato il 29 Settembre 2010 - 19:10 OLTRE 6 MESI FA

Le carceri italiane sono tra le più sovraffollate d’Europa: in 100 posti branda sono ammassati 152 detenuti, a fronte dei 107 su cui si attesta la media europea; peggio di noi solo La Bulgaria con un tasso di affollamento pari a 155 . Lo segnala Ristretti Orizzonti, che evidenzia un altro ”record” negativo per l’Italia, il maggior numero di detenuti in attesa di giudizio: sono il 42,5% della popolazione carceraria, mentre la media europea si attesta al 24%.

I dati sono stati tratti da un recente studio realizzato dell’International Centre for Prison Studies, King’s College, University of London. Le cifre sui detenuti in custodia cautelare nelle carceri italiane sono aggiornate al 30 giugno 2010 .”La metà di loro è destinata ad essere assolta” rileva Ristretti Orizzonti, che parla di ”circa 15.000 persone, che scontano da innocenti mesi e a volte anni di pena anticipata e contribuiscono a rendere gremite le celle”.

Ben al di sotto della media europea sono Germania (15,2%) e Inghilterra (14,9%) e in Polonia addirittura il 90% dei detenuti ha una sentenza definitiva. Dal confronto con gli altri Paesi emerge anche che in Italia sono poco utilizzate le misure alternative alla detenzione. Se in Germania il tasso di carcerizzazione dal 1998 ad oggi è diminuito da 96 a 88 (-12) e oggi in carcere ci sono 6.500 persone in meno rispetto a 12 anni fa, in Italia è aumentato da 85 a 112 (+27) e i detenuti sono quasi 20.000 in più.

Il nostro Paese non è comunque solo: diminuzioni del tasso e del numero di detenuti si sono registrate anche in Portogallo, Irlanda del Nord, Paesi Baltici, Bulgaria e Romania (che ha visto dimezzarsi il numero di detenuti), ma nella maggior parte degli Stati è prevalsa la tendenza ad un maggiore utilizzo del carcere: il tasso di carcerizzazione è così aumentato in Francia (+10%), in Inghilterra (+28%), in Belgio (+16%), in Olanda (+9%), in Svezia (+18%) e soprattutto in Spagna (+50%), dove oggi ci sono 31.000 detenuti in più rispetto al 1998.

Nel complesso dell’Ue il numero dei detenuti è aumentato di 84.000 unità, passando dalle 551.643 del 1998 alle 635.845 di oggi. L’Italia ha contribuito per circa il 25% a questo “risultato”. Ristretti Orizzonti fa il punto anche sulla presenza nelle carceri dei detenuti extracomunitari: in tutta la Ue sono 128.200, in Italia 24.600.

In termini percentuali rappresentano il 20,7% di tutte le persone presenti nelle carceri europee e il 36% in quelle italiane. Nel 1998 erano il 25% dei detenuti in Italia e il 16% in Europa, quindi l’incremento percentuale è stato maggiore (11 punti, contro 4,7) nel nostro Paese rispetto all’insieme dell’Ue. Gli Stati nei quali i detenuti extracomunitari sono presenti in percentuali maggiori ”sono quelli che hanno adottato metodi più ‘decisi’ nel contrasto all’immigrazione irregolare: Austria (45,8%), Grecia (43,9%), Italia (36,2%), Spagna (35,7%)”. Percentuali più basse si registrano invece in Paesi di immigrazione “storica”: Inghilterra (13,1%), Francia (18,2%), Germania (26,3%).