Cardito, il papà e lo zio dei bimbi massacrati di botte: “Se la mamma non ha denunciato, paghi anche lei”

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Gennaio 2019 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA
Cardito, il papà e lo zio dei bimbi massacrati di botte: "Se la mamma non ha denunciato, paghi anche lei"

Cardito, il papà e lo zio dei bimbi massacrati di botte: “Se la mamma non ha denunciato, paghi anche lei”

NAPOLI – “Paghi anche la mamma” di Noemi e Giuseppe, i due bimbi massacrati di botte a Cardito (Napoli) dal compagno di lei Tony Essoubti Badre. Lo chiedono il papà dei piccoli Felice Dorice e suo fratello, Vincenzo, ai microfoni di Pomeriggio Cinque.

“Come si può essere così crudeli?”, si domanda papà Felice. “Non so come possa essere successo, non mi riesco a dare una spiegazione a questa tragedia, non capisco tanta crudeltà”, ha detto il padre, rivelando che la sua ex non gli consentiva da tempo di frequentare i figli: “Io la chiamavo per avere notizie, ma lei mi ha detto di non farmi più sentire, che non facevo più parte della famiglia”.

Più esplicito lo zio dei bimbi, Vincenzo Dorice, che muove pesanti accuse contro la mamma dei bimbi, Valentina. Più esplicito il fratello Vincenzo, che accusa: “Se Valentina non ha mai denunciato deve pagare anche lei”.

Badre, 24 anni di origini tunisine, è ora rinchiuso in carcere con l’accusa di aver ucciso il piccolo Giuseppe di 7 anni e ferito gravemente la sorellina, di un anno più grande. 

Ascoltato in carcere dal gip del Tribunale di Napoli Nord, per la convalida del fermo, Badre ha ammesso le sue responsabilità come già aveva fatto nel lungo interrogatorio di domenica notte. E ha chiarito alcuni dettagli di non poco conto, come quello sul manico di scopa usato per infierire sui due piccoli. 

“Ho colpito i bambini con calci e pugni ed anche con il manico della scopa”, ha detto. Poi ha raccontato che la compagna avrebbe cercato di fermarlo durante il pestaggio, ma senza riuscirci, ed ha ripercorso le tappe della travagliata convivenza con la donna, madre di tre figli avuti dalla precedente relazione con Felice Dorice, con cui aveva frequenti dissidi.