Cargo Blue Sky M con mille profughi siriani a Gallipoli FOTO: avaria, pirati o…?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Dicembre 2014 - 08:32 OLTRE 6 MESI FA
Cargo Blue Sky M con profughi siriani a Gallipoli: avaria, pirati o...?

Cargo Blue Sky M con profughi siriani a Gallipoli: avaria, pirati o…? (foto Ansa)

GALLIPOLI – Lo Blue Sky M, il cargo con 970 migranti siriani che aveva lanciato l’sos vicino Corfù, è arrivato nel porto di Gallipoli, in Salento. Resta da capire cosa sia successo a bordo della nave: chi ha lanciato l’allarme? Chi erano gli uomini armati descritti nel messaggio di sos? Perché i profughi erano da soli a bordo? Al momento non si esclude nessuna ipotesi, ma la pista che al momento sembra la più plausibile è quella di un carico di immigrati lasciati soli sulla nave dagli scafisti. E sempre gli scafisti, a quel punto, potrebbero essere gli uomini armati di cui sopra. Magari la nave è andata in avaria e loro hanno deciso di scappare, e per farsi largo tra la ressa hanno tirato fuori le armi. Ma non si esclude nemmeno l’ipotesi che a salire siano stati dei pirati.

Il cambio di rotta

L’imbarcazione, diretta inizialmente verso il porto di Rijeka in Croazia, ha lanciato l’allarme la mattina del 30 dicembre. Dopo diverse ore l’allerta è rientrata e la nave ha cambiato rotta, puntando la prua verso l’Italia. A questo punto sono intervenuti gli elicotteri della Marina Militare e dell’Aeronautica. A bordo della nave sono saliti gli uomini della capitaneria di porto e della Guardia costiera che sono riusciti ad evitare che la nave impattasse contro la costa. A circa 3 miglia da Santa Maria di Leuca, infatti, i sei militari delle Capitanerie sono riusciti a far cambiare rotta alla nave nonostante il motore fosse bloccato.

Motore in avaria o pirati a bordo

La vicenda resta dai risvolti ancora poco chiari, con i media che fanno le ipotesi più disparate, oltre all’ipotesi dell’avaria al motore anche quella della presenza di pirati a bordo. I primi a riferire dell’allerta sono stati i media greci. Dal cargo era infatti partito un sos che allertava sulla presenza di “sospetti uomini armati a bordo”. Secondo alcune fonti la richiesta di soccorso poteva essere stata inviata da un passeggero o da una persona dell’equipaggio. Poi in un via vai di notizie tra loro contraddittorie altre fonti hanno parlato di problemi al motore e di alcune avarie di tipo meccanico.

Media internazionali hanno poi riferito la possibilità che i clandestini siriani – tra i 400 e i 700 – fossero stati abbandonati dagli scafisti al loro destino, addirittura senza coperte, cibo e acqua. Altre fonti hanno addirittura scartato l’ipotesi dei clandestini a bordo. Di certo la nave per tutta la giornata è stata in balia del mare date le avverse condizioni meteo che imperversano nello Ionio, con i venti che soffiano a 50 km l’ora. Nel pomeriggio le autorità greche hanno inviato in zona una fregata ed un elicottero della marina insieme a due imbarcazioni della polizia portuale.

Il nulla osta dalla Grecia

Una volta giunte sulla nave e dopo averla ispezionata, le autorità elleniche hanno concluso che il cargo non aveva alcun problema meccanico e “nulla di sospetto a bordo”. Poi il repentino cambio di rotta del mercantile, non più verso la Croazia ma verso le coste pugliesi. A quel punto è intervenuta la guardia costiera italiana, che, una volta a bordo della nave, ha potuto costatare che il motore in effetti era bloccato ed evitare il peggio.

Foto Ansa